Tribunali
15/05/2014

Tribunale di Foggia - sentenza 15 maggio 2014 Tardiva diagnosi della malformazione fetale

Se l’inadempimento espone il medico a responsabilità per i danni che ne derivano, non sono tali quelli che il suo adempimento non avrebbe comunque evitato, nel caso specifico una nascita che la madre non avrebbe potuto scegliere di rifiutare. Sussistendo la possibilità di vita autonoma del feto, il medico che avesse eseguito l'intervento avrebbe dovuto adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita dello stesso. Anche se il ginecologo avesse eseguito diligentemente la propria prestazione professionale, e indirizzato la madre verso esami di secondo livello, non avrebbe evitato il danno subito dai genitori.

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