Rassegna di giurisprudenza
04/02/2025

Giurisprudenza: responsabilità, indennità di mensa, nomenclatore, comporto

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza n. 1443/2025 Violazione del diritto all'autodeterminazione per intervento chirurgico diverso. Non grava sul paziente l'onere di provare che, ove fosse stato informato del più complesso intervento che i medici avevano in animo di eseguire, non vi avrebbe consentito. Al contrario, a fronte della allegazione della paziente che il suo consenso sarebbe stato circoscritto a quanto programmato e non oltre, era a carico della struttura l'onere di provare che ella avrebbe dato il consenso al secondo e più invasivo intervento, non necessitato dall'urgenza, in quanto a fronte della violazione del dovere di autodeterminazione, opera il principio del dissenso presunto del paziente in relazione a tutto ciò che si pone al di là e al di fuori rispetto ai trattamenti medico chirurgici che abbia consentito di effettuare sul proprio corpo.

Cassazione Sez. Lavoro - ordinanza n. 31719/2024 Indennità di mensa esclusa dal calcolo del TFR. Nella disciplina dettata dall'art. 6, comma 3, D.L. 11 luglio 1992 n. 333, convertito con modificazioni in L. 8 agosto 1992 n. 359, il valore del servizio mensa e l'importo della prestazione sostitutiva percepita da chi non usufruisce del servizio aziendale non fanno parte della retribuzione a nessun effetto attinente ad istituti legali e contrattuali del rapporto di lavoro, salva la possibilità di una diversa previsione - nel senso che il servizio mensa debba considerarsi come retribuzione in natura - da parte dei contratti collettivi nazionali e aziendali, anche se stipulati anteriormente all'entrata in vigore del citato decreto.

Tar Lazio - Sez. III-quater - ordinanza n. 702/2025 Lea. Il Tar Lazio salva il nuovo nomenclatore del Ssn. Salvo il nuovo tariffario delle cure e prestazioni garantite ai cittadini. Si attendono le motivazioni che hanno portato i giudici a respingere la nuova richiesta di sospensione. Dal testo si apprende però che tre richieste cautelari sono state respinte, per due ricorsi c'è stata la rinuncia alla sospensiva con fissazione il 25 febbraio prossimo della nuova udienza in camera di consiglio, mentre per altri due ricorsi è stata fissata con ordinanza la nuova camera di consiglio sempre il 25 febbraio 2025. Udienza pubblica invece il 27 maggio. 

Cassazione Civile - Sez. Un. - ordinanza 2048/2025 Su previdenza è sempre competente il giudice ordinario. La Corte di cassazione ha tolto le ultime speranze alle strutture accreditate con il SSN che erano in contenzioso con l’Enpam. Con un’ordinanza delle Sezioni unite civili, ha stabilito che la competenza a decidere non spetta al Tar, ma al giudice civile. La questione riguardava il nuovo contributo Enpam del 4 per cento dovuto alla gestione previdenziale dei medici e odontoiatri specialisti esterni. “La controversia” che ha “ad oggetto diritti e obblighi riferibili ai rapporti previdenziali appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario”, hanno affermato espressamente le Sezioni unite.

Cassazione Sez. Lavoro - sentenza n. 15845/2024 Accesso al PS e ricoveri in day hospital sono esclusi dal comporto. La Cassazione fa chiarezza sull'esclusione di alcune tipologie di accesso in ospedale ai fini del calcolo del periodo di comporto.
Per periodo di comporto deve intendersi quel periodo di malattia che il lavoratore deve rispettare e quindi non superare onde evitare di legittimare il datore di lavoro ad un giustificato recesso ai sensi dell'art. 2110 c.c. e della contrattazione collettiva di riferimento.

 

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