Rassegna di giurisprudenza
06/04/2017

Sentenze: le novità dal 3 al 6 aprile 2017

Questa settimana: - consenso informato, - facente funzioni, - criteri operativi sugli episodi da sottoporre a ricovero - sindrome depressiva e danno alla salute,

Tribunale di Roma – Sezione XIII - Sentenza n. 802/2017: Il consenso informato non deve limitarsi ad una elencazione di possibili complicanze, ma da un lato deve spiegarne il significato e dall'altro deve indicare se le stesse siano più o meno probabili in relazione alle concrete condizioni fisiche della paziente.Si tratta, infatti, non di fornire informazioni che potrebbero essere tratte da una pagina di un qualsiasi testo, ma di spiegare al paziente, in relazione alle sue concrete condizioni ed alle caratteristiche della sua patologia, il tipo di intervento, i possibili effetti positivi e negativi, i possibili rischi determinati non solo sulla base della generica ricorrenza statistica ma adattati alle sue concrete condizioni fisiche.

Consiglio di Stato – III Sezione - Sentenza n. 957/2017: Non è ammissibile che, ove esista un posto apicale in una struttura sanitaria, le relative funzioni di guida e responsabilità non vengano esercitate dal medico ospedaliero titolare del posto di responsabilità immediatamente inferiore (nel caso l'aiuto anziano).Ciò infatti contrasterebbe con basilari principi di buon andamento del sistema di sanità pubblica, e priverebbe la comunità degli utenti-pazienti della indispensabile figura, responsabile sotto ogni aspetto, della guida della struttura sanitaria.Non potrebbe, infatti, l'Amministrazione mantenere vacante un posto apicale e al tempo stesso sottrarre al sistema - a sé dovendo imputare la lunghezza del periodo di vacanza (nel caso, due anni e mezzo) - la figura apicale, profittando, senza alcun onere, della prestazione doverosa del primario verso gli utenti-pazienti.

Tar Lazio –Sezione III quater - Sentenza n. 3280/2017: Parte ricorrente ha richiesto alla Regione Lazio per conoscere “quali cartelle cliniche appartengono alla selezione dei controlli mirati (su eventi di interesse regionale) e controlli mirati liberi e quali ai controlli casuali”, in sede di controlli analitici delle prestazioni di degenza anno 2014, senza tuttavia ricevere al riguardo alcun riscontro.Il Collegio ha ritenuto, all'esito dell'istruttoria, di condannare la Regione Lazio a fornire adeguata risposta all'interessata, ritenendo l'Ente in grado di individuare le tre modalità in ordine alle quali le cartelle cliniche possono essere selezionate.

Tribunale di Napoli – VIII Sezione - Sentenza n. 1498/2017: Nulla può essere liquidato a titolo di danno alla salute per la sindrome depressiva asseritamente contratta a seguito della morte del proprio coniuge, trattandosi di elemento circostanziale che risulta essere rimasto circoscritto e confinato al piano delle mere allegazioni e che, dunque, non ha trovato riscontro in alcun documento prodotto in giudizio.Mediante la produzione di perizie psichiatriche, senza l'allegazione di concreti dati relativi alle condizioni di salute sulla base dei quali disporre una C.T.U., non può dirsi dimostrata in giudizio l'esistenza di un danno biologico "iure proprio". Infatti la consulenza tecnica non costituisce un mezzo di prova, ma un mezzo di valutazione, sotto il profilo tecnico-scientifico di dati già acquisiti al processo.

 

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