Il Tribunale di Firenze ha accertato la responsabilità del Ministero della Salute in ordine ai danni per lesione dell’integrità fisica, consistenti nella contrazione di patologie quali l’epatite B, l’AIDS e l’epatite C, a causa dell’assunzione di emotrasfusioni o di emoderivati con sangue infetto. Provata la riconducibilità eziologica dell’evento morte alle trasfusioni praticate e esistendo un obbligo ex lege in capo al Ministero della Salute di controllo e vigilanza sulle operazioni di trasfusione, il giudice di merito ha ritenuto sussistente, nel caso oggetto del suo giudizio, una presunzione di responsabilità del Ministero.