Rassegna di giurisprudenza
20/11/2015

Sentenze: le novità dal 16 al 20 novembre

Questa settimana: abuso d’ufficio e mobbing, malattia del lavoratore e inidoneità al lavoro

Corte di Cassazione – Sezione Penale – Sentenza n. 40320 del 7 ottobre 2015. Ciò che dal punto di vista del codice deontologico medico viene considerato una grave violazione della regola del rispetto fra i colleghi con il camice bianco, dal punto di vista della Corte di Cassazione penale viene punito invece come abuso d’ufficio e mobbing. La Corte di Cassazione con la sentenza n. 40320 del 7 ottobre 2015 infatti punisce le condotta meschina di un direttore d’ospedale verso un suo medico e lo condanna perché responsabile dei delitti di abuso d'ufficio e maltrattamenti in famiglia. Il caso prende le mosse dalle continue condotte discriminatorie perpetrate sistematicamente da un direttore dell'unità di cardiochirurgia nei confronti di un medico chirurgo. Il direttore inizia la sua “escalation di prevaricazione” destinando il medico ad attività di consulenza in una struttura diversa e meno importante di quella dove abitualmente egli si reca. Non solo, fa anche in modo che il medico nella ripartizione degli interventi chirurgici tra lui e i colleghi, ne debba effettuare sempre meno degli altri. La vittima quindi non solo viene messa da parte all’interno dell’ambiente ospedaliero nel quale soleva svolgere le prestazioni mediche, ma assiste progressivamente allo screditamento delle sue competenze professionali.

Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – Sentenza n. 22410 del 3 novembre 2015. La malattia del lavoratore costituisce una situazione diversa dalla sua inidoneità al lavoro; pur essendo entrambe cause d'impossibilità della prestazione, hanno natura e disciplina diverse. La prima è di carattere temporaneo e implica la totale impossibilità della prestazione, che determina la legittimità del licenziamento quando abbia causato l'astensione dal lavoro per un tempo superiore al periodo di comporto; la seconda ha carattere permanente o, quanto meno, durata indeterminata o indeterminabile, e non implica necessariamente l'impossibilità totale della prestazione, consentendo la risoluzione del contratto, eventualmente previo accertamento della sua esistenza con la procedura stabilita dall'art. 5 dello Statuto dei Lavoratori.

 

Altri articoli

Segreteria Nazionale sede di Roma
Via San Martino della Battaglia, 31 - 00185 ROMA
Telefono 064245741 - Fax 0648903523
segreteria.nazionale@anaao.it - segreteria.nazionale@anaao.postecert.it