Comunicati stampa
21/11/2007

Scuole di specializzazione: cambiare il sistema formativo

21 novembre 2007

 

Diamo atto al ministro Mussi di aver operato con tempismo e buon senso per dare soluzione ai problemi che, suo malgrado, si è trovato sul tavolo.

Ma non è con la riforma dei calendari che si realizza un vero processo di rinnovamento del sistema formativo dei medici in Italia che, di fatto, esclude le competenze e le prerogative del SSN, costituendo un'anomalia in una Europa dove in nessun caso la formazione post-laurea è di esclusiva pertinenza dell'Università.

Prendendo spunto proprio da alcune osservazioni del ministro, l'Anaao Assomed ripropone l'urgenza e la necessità di iniziare a ragionare su un modello che non può più essere quello tradizionale delle facoltà, insufficiente per logiche e dimensioni a far fronte alla continua espansione di una domanda a carattere eminentemente pratico. Una discussione sui futuri luoghi della didattica medica che prenda in considerazione nuovi contenitori, al di fuori dalle logiche accademiche, ove la preparazione teorica sia immediatamente embricata nell'attività pratica, dovrebbe stare a cuore di tutti gli attori del sistema, facoltà, SSN e medici in formazione.

C'è solo da ricordare al Ministro che questi ultimi vengono sì retribuiti dal SSN ma non “lavorano negli ospedali”, essendo considerati, contro logica e legge, proprietà privata delle Facoltà di Medicina, forza lavoro a basso costo, in grado di assicurare i volumi produttivi che giustificano l'esistenza della marea montante di Unità Operative a direzione universitaria.

Altrimenti Egregio Ministro come si reggerebbero 41 Facoltà con una diffusione a livello quasi provinciale?

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