2025
13/02/2025

Convegno nazionale sul trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici. Roma 17 febbraio

Convegno Nazionale CGIL UIL CGS CSE COSMED CIDA CODIRP

IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEI DIPENDENTI PUBBLICI. Proposte e iniziative per superare l'inaccettabile sequestro della liquidazione.

La locandina dell'evento.

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Il comunicato stampa

 Roma, 17 febbraio 2025 – L’ingiustizia che dura da oltre 15 anni e che continua a colpire centinaia di migliaia di dipendenti pubblici è stata al centro dell’incontro-dibattito che si è svolto oggi a Roma, presso Palazzo Wedekind, promosso dalle Confederazioni del pubblico impiego CGIL, UIL, CGS, CSE, COSMED, CIDA e CODIRP per portare all’attenzione della politica la discriminazione subita dai lavoratori del settore pubblico nella corresponsione del Trattamento di Fine Rapporto/Servizio (TFR/TFS).   Durante l’incontro, sono stati illustrati i dati aggiornati sull’impatto economico e sociale del differimento e della rateizzazione del TFS, con tempi di attesa che arrivano fino a 7 anni.   L’Analisi degli effetti del differimento del TFS/TFR per i pubblici dipendenti, realizzata dalle sigle sindacali, ha evidenziato come il meccanismo attuale comporti una perdita media di 11.735 euro per ogni lavoratore, pari a una riduzione del 14,2% del valore reale dell’importo maturato, a causa degli effetti dell’inflazione e del deprezzamento del denaro nel tempo.  Complessivamente, nel solo biennio 2022-2023, il taglio occulto subito dai dipendenti pubblici ha superato i 2 miliardi di euro. Una discriminazione che non colpisce il settore privato e che è stata più volte richiamata dalla Corte Costituzionale, che ha sollecitato il Parlamento a intervenire per eliminare almeno le disparità più evidenti. Tuttavia, nonostante le numerose proposte di legge presentate da tutte le forze politiche negli ultimi anni, nessuna modifica normativa è stata ancora attuata. Anzi, la recente legge di bilancio 2025 ha ulteriormente peggiorato la situazione, differendo ancora l’erogazione del TFS in conseguenza dell’innalzamento del limite ordinamentale a 67 anni, con un ulteriore risparmio per lo Stato di 339 milioni di euro nei prossimi anni, a discapito di 76.300 dipendenti pubblici.   Nel corso dell’evento, le Confederazioni sindacali si sono confrontate con i rappresentanti politici, sollecitando un impegno concreto per eliminare questa ingiustizia e garantire anche ai lavoratori del settore pubblico il diritto a ricevere il proprio TFS/TFR nei tempi previsti per i lavoratori privati, senza ulteriori ritardi e penalizzazioni.   “Gli interventi dei Parlamentari di tutte le forze politiche hanno testimoniato l'impegno ad affrontare il problema e a trovare soluzioni condivise. Noi continueremo comunque a tenere alta l'attenzione su questo tema fino a che non potremo scrivere la parola fine”, ha commentato Giorgio Cavallero, Segretario Generale COSMED al termine dell'incontro. 


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La registrazione completa del Convegno.

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Le immagini dell'evento

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