Tar Molise - Sezione I - sentenza n. 256/2024 Legittimità della determinazione retroattiva del budget. La fissazione, in corso d'anno, di tetti che dispieghino i propri effetti anche sulle prestazioni già erogate non può considerarsi, in quanto tale, illegittima, atteso che la retroattività dell'atto di determinazione della spesa non vale ad impedire agli interessati di disporre di un qualunque punto di riferimento regolatore per lo svolgimento della loro attività.
Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza 21259/2024 Danni da parto, responsabilità dei sanitari e non malformazione genetica. L'indicazione fornita dagli stessi sanitari ai genitori della piccola fu quella di una malformazione genetica, come tale non da porre in rapportabilità causale con l'intervento umano. Risulta inoltre che essi sottoposero la piccola a controlli regolari, cercando di approfondire, oltre che la condizioni di salute della bambina, anche le cause dei suoi problemi, ricevendo numerose volte nel corso degli anni la conferma della origine genetica di essi, esclusa soltanto da un accertamento eseguito nel 2001, che per la prima volta, escludendo una origine genetica delle patologie, ipotizzava che vi fosse stata, come causa del danno, una sofferenza perinatale.
Cassazione Sez. Lavoro - ordinanza n. 21440/2024 Diritto alla mensa - Erogazione buono pasto. Il diritto alla mensa correlato all'erogazione dei buoni pasto per i dipendenti turnisti del comparto sanità è strettamente legato al diritto alla pausa lavorativa prevista dall'art. 8 d.lgs. 66/2003, quando l'orario di lavoro giornaliero eccede le 6 ore. Questo diritto, dunque, è esercitabile solo in relazione alla particolare articolazione dell'orario che prevede un intervallo non lavorato per la consumazione del pasto. Il buono pasto non ha natura retributiva, ma costituisce un'erogazione di carattere assistenziale, volta a conciliare le esigenze di servizio con le esigenze quotidiane del lavoratore. Il diritto ad usufruirne dipende dalla contrattazione collettiva che lo prevede, dovendosi quindi fare riferimento ai contratti collettivi di settore.
Cass. Civile - Sez. I - ord. interlocutoria 24124/2024 La normativa sul TSO rimessa alla Corte Costituzionale. Il trattamento obbligatorio può considerarsi lecito se vi sia la previsione che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze, che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili. Costituisce ormai un principio acquisito nel nostro ordinamento, invero, che il diritto all'autodeterminazione individuale, previsto dall'art. 32 Cost. con riguardo ai trattamenti terapeutici, comporta il diritto al rifiuto dei trattamenti sanitari, ancorché necessario per la propria sopravvivenza.
Tribunale di Milano - ordinanza 26 agosto 2024 Responsabilità sanitaria: dal 16.03.2024 si può agire contro la compagnia assicurativa. Nelle controversie in materia di risarcimenti per responsabilità sanitaria, dal 16 marzo 2024 – data di entrata in vigore del decreto ministeriale 232/2023 – è possibile agire in giudizio direttamente contro la compagnia assicurativa della struttura o del medico libero professionista ritenuti responsabili del danno, anche se la polizza è stata stipulata in precedenza.