16 aprile 2012
L’Anaao Assomed sostiene le ragioni dei giovani medici che si stanno battendo per evitare la tassazione delle borse di studio e conferma il suo appoggio alle azioni di sciopero indette per lunedi 16 e martedi 17 aprile.
Il Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed nei giorni scorsi ha inviato alla commissione Finanze della Camera la proposta di un emendamento finalizzato a cancellare la norma prevista nel ddl 5109 sulle semplificazioni che prevede appunto una tassa sulle borse di studio oltre 11.500€ l’anno.
“Siamo particolarmente sensibili ai problemi della parte più giovane della nostra categoria chiamata a
“Una crisi economica che sembra non vedere fine spinge il Governo in una parossistica coazione a ripetere a cercare di fare cassa ancora con i soliti noti. Dopo i medici, i veterinari ed i dirigenti sanitari dipendenti del SSN ora è il turno dei giovani medici in formazione specialistica.
Un emendamento approvato il 4 aprile scorso dal Senato sottopone, infatti, a tassazione le borse di studio di importo superiore a 11.500€ anni. La norma appare fortemente penalizzante per i medici in formazione specialistica dimenticando che una parte importante del loro trattamento economico è destinata ad adempiere ad oneri di carattere professionale e universitario (iscrizione all'Ordine dei Medici Chirurghi, quota A ENPAM, tasse scolastiche) e formativo (acquisto di libri e altro materiale didattico, iscrizione a corsi e congressi, stage all’estero).
Occorre inoltre tenere presenti le particolari caratteristiche del contratto di cui questi godono, deputato essenzialmente ad una lunga attività di preparazione ad un compito particolarmente gravoso e delicato quale quello di tutelare la salute dei cittadini.
L’Anaao Assomed esprime la propria solidarietà ai giovani colleghi e, annoverando molti di loro tra i propri iscritti, si fa interprete delle loro legittime aspettative, proponendo all’attenzione dei deputati della Commissione Finanze della Camera un emendamento al ddl C5109 sulle semplificazioni abrogativo della tassazione prevista, per evitare di aggiungere alla beffa di una formazione non di rado di discutibile qualità professionalizzante, il danno di ulteriori oneri economici”.