Rassegna di giurisprudenza
21/05/2024

Giurisprudenza: specializzandi, incarichi, responsabilità, accreditamento,

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Consiglio di Stato – Sentenza n. 3264 del 10 aprile 2024. Ammissione anche degli specializzandi al concorso riservato.

La non ammissione degli specializzandi al concorso riservato creerebbe una ingiustificata disparità di trattamento rispetto agli specializzandi che partecipino al concorso pubblico, atteso che essi, essendo portatori di una specifica esperienza formativa (acquisita nel corso del rapporto di lavoro flessibile intrattenuto con l’Amministrazione che bandisce il concorso), risultano non meno meritevoli rispetto ai secondi della semplificazione dei requisiti partecipativi prevista dall’art. 1, comma 547, l. n. 145/2018.2. Il riferimento recato dall’art. 1, comma 547, l. cit. alle “procedure concorsuali”, quali devono considerarsi, per espressa disposizione legislativa, anche quelle - quale species del genus - indette ai sensi dell’art. 20, comma 2, l. n. 75/2017, sebbene caratterizzate dall’accesso riservato a coloro che siano stati titolari di un rapporto di lavoro di carattere precario con l’Amministrazione che bandisce il concorso, non consente di escludere queste ultime dall’ambito applicativo della disposizione.

 

Corte Costituzionale - sentenza n. 76/2024 IRCCS - Criteri e procedure per il conferimento di incarichi di direzione di struttura complessa 
Norme della Regione Emilia-Romagna - Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) - Criteri e procedure per il conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa della dirigenza sanitaria - Previsione che la commissione di cui all'art. 15, c. 7-bis, lett. a), del decreto legislativo n. 502 del 1992, deputata alla selezione per il conferimento degli incarichi di direzione di struttura complessa, è composta, oltre che dal direttore sanitario, anche dal direttore scientifico

 

Corte d'Appello Roma - Sez. IV - sent. n. 13129/2023 Perdita della milza: lesione grave, non gravissima
La Corte d’Appello di Roma 4° Sezione Penale (13129/23 del 29/11/2023) affrontando, in tema di reato di lesioni personali, quello della perdita della milza, disconosce l’orientamento della Cassazione in merito, dichiarandola lesione grave e non gravissima disconoscendo l’orientamento che l’aveva sempre riconosciuta come perdita d’organo.

 

Corte dei Conti - Sez. II centrale - sent. 275/2023 - Andarsene, finito il turno, senza sincerarsi delle condizioni del paziente, non è colpa grave
La sentenza della 2° sezione Giurisdizionale Centrale d’Appello della Corte dei Conti, che con la sentenza n. 275/2023 affronta il tema di divergenze giuridiche derivanti dai giudizi in ambito penale e contabile, in modo particolare in merito all’assenza dall’ospedale per motivi contrattuali e obbligo di informarsi delle condizioni del paziente prima di uscire dall’ospedale.

 

Tar Campania - Sezione I - sentenza n. 2886/2024 Casa di cura, inefficienza della PA non giustifica il rigetto della richiesta di autorizzazione
La doverosa valutazione preventiva del fabbisogno nell’ambito della programmazione regionale, pur richiedendo l’espletamento di complesse e articolate procedure, non può per i ritardi e le inefficienze delle amministrazioni competenti, tradursi in una paralisi tendenzialmente illimitata, e comunque non limitabile, del rilascio delle mere autorizzazioni, che non comportano, a differenza degli accreditamenti, alcun onere per la finanza pubblica.

 

Tar Campania - Sezione I - sentenza n. 2857/2024 Clausole di salvaguardia inserite nelle convenzioni di accreditamento in materia sanitaria
Nella prospettiva del mantenimento dei rigorosi impegni di finanza pubblica e di destinazione delle risorse finanziarie a beneficio del settore sanitario gioca un ruolo determinante proprio la clausola di salvaguardia la cui funzione è per l’appunto di intercettare e prevenire ogni ipotesi di conflitto, già in essere o potenziale, relativo a concrete e definite questioni che possano contrapporre l'amministrazione alla struttura privata operante nell'ambito della sanità pubblica.

 

Cassazione Penale - Sez. I - sentenza n. 17084/2024 I detenuti possono essere visitati a proprie spese da un medico di fiducia
I detenuti e gli internati possono chiedere di essere visitati a proprie spese da un medico di fiducia senza che ricorrano limiti o condizioni, se non la necessità di curarsi, necessità che presuppone l'accertamento sanitario delle proprie condizioni. 

 

 

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