Il Tribunale di Milano ha rigettato il ricorso per risarcimento danni avanzato dai familiari di un neonato deceduto 48 ore dopo il parto, avvenuto con taglio cesareo. La morte del bambino è stata infatti giudicata imprevedibile dai consulenti tecnici incaricati dal giudice di prime cure. In particolare, la perizia ha ricostruito un operato dei medici in sala parto diligente e conforme a tutte le linee guida in materia e dimostrato che un taglio cesareo anticipato rispetto alla sua effettiva esecuzione non avrebbe modificato l’esito. Non essendo pertanto ritenuto possibile ravvisare un ritardo nel procedere a taglio cesareo caratterizzato da negligenza od imperizia dei medici, il tribunale lombardo ha rigettato la domanda attorea per assenza di responsabilità colposa.