Rubrica de IL FOGLIO
Di cosa parlare stasera a cena.
Il diario delle cose notevoli a cura di Giuseppe De Filippi
Se nello scrivere la prossima manovra venisse voglia di chiedere un parere ai medici ospedalieri la loro piattaforma è questa. Le loro rivendicazioni avranno anche una quota di tattica sindacale, ma se, invece di chiacchierare a cena fossimo al governo, cercheremmo di dare ascolto ai medici e magari di cercare anche qualche opinione tra i tanti che ogni giorno hanno a che fare con la sanità da pazienti o (ma sono purtroppo molti meno dei pazienti) per attività di prevenzione. C’è molto spazio per (recuperare) politiche pubbliche nella sanità e ci sono opportunità sia grazie alla ricerca (con grandi investimenti in prevenzione si avrebbe un ritorno positivo sull’intera funzionalità del sistema) sia con una risistemazione del modello amministrativo. Il governo sta lasciando il tema all’opposizione, che pure non brilla per creatività, anche se ha preso in carico la giusta difesa del ruolo pubblico nella sanità italiana. Carlo Calenda coglie un punto, magari estremizzando, ma la questione delle liste d’attesa è una vergogna e, politicamente, è distruttiva per il consenso di chi governa