Rassegna di giurisprudenza
07/03/2023

Giurisprudenza: diffamazione, Tfr, indennizzi da Covid, stabilizzazioni

 

Cassazione Civile – Sezione II – Ordinanza 4242 del 10 febbraio 2023 - Medico e diffamazione a mezzo stampa. Nella diffamazione a mezzo stampa, l'esercizio del diritto di cronaca ha efficacia esimente, sotto il profilo della verità putativa della notizia, ove questa sia tratta da un procedimento disciplinare interno a una P.A., valido ed efficace al momento della sua divulgazione, trattandosi di un atto di investigazione interna, di rilievo pubblico sul quale il giornalista può fare legittimo affidamento.

Tribunale di Foggia – Sezione Lavoro – sentenza 315 del 26.01.2023. Retribuzioni ricevute in intramoenia ai fini del calcolo del Tfr. Ai fini dell'esecuzione del calcolo del TFR del medico presso una struttura sanitaria pubblica, il regime di prestazione libero-professionale intramoenia è connotato da un complesso di obbligazioni che gravano su entrambe le parti e che scaturiscono dal sottostante rapporto di lavoro subordinato che lega il sanitario all'ente pubblico da cui dipende. Pertanto, trattandosi di voce retributive legata all'effettiva presenza in servizio, essa appare collegata al rapporto di lavoro subordinato e non a prestazioni autonome.

Tribunale di Parma – sentenza 7 febbraio 2023 – Indennizzi da infortunio per Covid . Continuano ad arrivare sentenze favorevoli agli operatori sanitari che, dopo aver contratto il Covid, hanno chiesto il relativo indennizzo alle proprie compagnie assicuratrici e, di fronte al loro diniego, si sono rivolti alla giustizia. Il Tribunale di Parma ha confermato l’orientamento dei tribunali di Torino (n. 184/2022), Vercelli (n. 383/2022) e Trento (n. 102/2022). La pronuncia del Tribunale di Parma conferma la riconducibilità dell’infezione da Covid nell’ambito del concetto di infortunio sulla base di un’attività di interpretazione delle clausole previste dalla stessa polizza e che si riferivano ad infezioni particolari. Tra queste ve ne erano alcune che escludevano l’indennizzabilità degli infortuni derivanti da ‘contaminazione biologica o chimica a seguito di atti di terrorismo di qualsiasi genere’. Ebbene, se la clausola esclude l’infortunio derivante da contaminazione per ragioni riferibili al contesto in cui essa è avvenuta, significa che essa ammette che la contaminazione e l’infezione siano indennizzabili in virtù della definizione ‘base’.

Consiglio di Stato – sentenza 9446 del 31/10/2022 Stabilizzazione precari: dipendenti a tempo indeterminato non possono partecipare ai concorsi. La stabilizzazione si delinea come un meccanismo di passaggio da una condizione di lavoro temporaneo ad una condizione di lavoro a tempo indeterminato, sicché, cessata la prima posizione, non vi è più margine per poter accedere alla procedura riservata. Essendo il presupposto della procedura riservata quello dell’assenza di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’esistenza di un rapporto di lavoro stabile integra un antefatto incompatibile con l’idea stessa di stabilizzazione del dipendente precario.

 

 

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