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22/04/2021

Querelle Anaao-AssoArpa: legittimo l'aumento indennità di esclusività

Il Segretario Nazionale Anaao Assomed e il Responsabile Settore Dirigenza Sanitaria intervengono sulla vicenda che vede coinvolto il personale Sanitario delle ARPA al quale viene negato l'incremento dell'indennità di esclusività di rapporto stabilito dalla legge di stabilità per il 2021. E lo fanno inviando una articolata lettera al Presidente della Conferenza delle Regioni e al Presidente del Comitato di Settore Comparto Sanità-Regioni stigmatizzando la posizione di Asso Arpa.

LA LETTERA ANAAO ASSOMED
Questa Organizzazione Sindacale ha preso visione della nota inviata alla S.V. da parte di ASSO ARPA e relativa al tema dell’assegnazione al personale Dirigente del Ruolo Sanitario, in servizio presso le singole Agenzie, dell’incremento dell’indennità di esclusività di cui alla Legge di Stabilità n.178/2020 art.1 comma 407.
Nel merito, a riguardo si evidenzia, che l’incremento è destinato al personale già in sevizio che percepisce regolarmente l’indennità di esclusività prevista, da ultimo, dal Ccnl 19.12.2019 della Dirigenza Sanitaria.
Proprio questo aspetto non consente di cogliere la motivazione reale che supporta la “posizione” espressa da ASSO ARPA; infatti l’unica obiezione che è stata posta appare quella che la “norma in esame riguarda Le Aziende ed Enti del S.S.N. e le ARPA non sono considerate all’interno di questo “sistema”.
Questa forzata lettura non tiene assolutamente conto che l’indennità attualmente in essere è stata costituita ed è prevista dal D.lgs n. 502/1992 che riguarda esattamente il personale a cui fa riferimento la Legge n.178/2020 che, dal suo canto, NON è attinente a un riordino o ristrutturazione di questa voce stipendiale, bensì semplicemente ad un mutamento (integrazione) dell’importo economico.
Appare pacifico che mettere in discussione la natura di questo incremento con la stessa motivazione sulla quale si fonda e si paga (da vent’anni) l’indennità rientra assolutamente in una logica da noi non condivisibile e assolutamente inaccettabile.
Peraltro qualora fosse applicata la tesi di ASSO ARPA, senza uno specifico provvedimento di Legge o di un Ccnl, si determinerebbe una pesante differenziazione tra dipendenti dello stesso ruolo e profilo ai quali si applica lo stesso Ccnl.
Va evidenziato, inoltre che l’origine dell’indennità si colloca in una Legge dello Stato, mentre il relativo trattamento economico viene determinato in sede di Ccnl, anche nella sua articolazione riferita agli incarichi ricoperti.
Peraltro, la posizione di ASSOARPA qualora applicata definitivamente verrebbe a ridurre in modo importante il monte salari sul quale si fonda il calcolo del futuro CCNL dell’intera Dirigenza Sanitaria, costituendo, quindi, un danno rilevante per tutti i Sanitari del SSN, proprio nel momento in cui il Legislatore e il Governo in più occasioni dichiarano di voler “valorizzare”.
Inoltre, lo schema degli incarichi in essere nelle ARPA discende sempre dal D.lgs n.502/92 ovvero dalla stessa disposizione che prevede l’indennità di esclusività e, in questa logica, il Ccnl si limita a “valorizzare economicamente” e stabilire alcuni elementi procedurali in ambedue i versanti.
In conclusione ARPA applica lo schema degli incarichi dirigenziali (tipologie, criteri di assegnazione, graduazione e valutazione) previsto dal D.lgs n.502/92, lo stesso sistema di valutazione, la stessa completa normativa riguardante il rapporto di lavoro, nonché lo stesso trattamento dei Dirigenti e Dipendenti del S.S.N. e questo non solo perché ARPA è nel campo di applicazione del Ccnl, ma anche (e soprattutto) perché vengono regolarmente applicate le disposizioni di legge in materia di personale previste per i dipendenti del S.S.N.
A fronte di questa completa omogeneità che ha permesso una gestione e un governo del personale fino ad ora, con la nota in oggetto si vuole inserire una diversificazione francamente incomprensibile, insostenibile e, per quanto ci riguarda inaccettabile.
Accanto al tema ora delineato, si coglie l’occasione, per evidenziare che già più volte, nell’ultimo periodo, abbiamo avuto modo di porre alcuni temi irrisolti che stanno creando un profondo malessere e incomprensibile accanimento nei confronti del personale.
Solo a titolo esemplificativo: le continue e illegittime assunzioni di personale, con i requisiti di legge, nei profili del comparto (contro quanto previsto da legge e contratti) anziché nel giusto e corrispondente profilo dirigenziale, la volontà di assumere personale con laurea sanitaria (e percorso formativo, anche di specializzazione) nel ruolo tecnico impedendo, in tal modo, una
giusta evoluzione e valorizzazione del dirigente, nonché introducendo una “rigidità” nel mercato del lavoro in piena antitesi (e contro il semplice buon senso) con le volontà di flessibilità e mobilità del personale.
Nel riconfermare la piena disponibilità di affrontare l’insieme dei temi che si sono posti e di quelli che vorrete porre, ci corre l’obbligo di ribadire la piena contrarietà alla forzata lettura che ASSO ARPA pone del tema in oggetto e la nostra volontà a tutelare i legittimi diritti dei colleghi in tutte le competenti sedi.

Carlo Palermo, Segretario Nazionale Anaao Assomed
Alberto Spanò, Responsabile Dirigenza Sanitaria Anaao Assomed

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