Dopo il lungo tempo trascorso dall’entrata in vigore e l’enorme ritardo applicativo della normativa contrattuale risalente a dicembre 2019, certamente fortemente condizionato dalla fase pandemica, si continuano a registrare tentativi di inaccettabile distorsione applicativa che stanno costringendo in particolare il Settore Dirigenza Sanitaria ANAAO a continui e complessi interventi.
La distorsione riguarda un aspetto che appariva acclarato nella stesura contrattuale che non desta e non lascia dubbi sul tema: si tratta di un contratto “unico” e non di una riproposizione, peraltro distorta e penalizzante, del precedente contratto.
Il contratto, giova ribadirlo, è unico, ed unici sono i fondi contrattuali e unica è la graduazione degli incarichi, oltre agli altri aspetti applicativi che lo caratterizzano.
Purtroppo, anche se tale affermazione è lapalissiana, ci sono casi in cui le parti fingono di non capire, riproponendo, anche con modalità diverse, aspetti e modalità superate e facenti parte dei precedenti modelli applicativi.
Al riguardo, nei casi verificati sino ad oggi, non è chiaro se prevale l’ignoranza vera o presunta di chi il contratto deve saperlo leggere ed applicare, o la mala fede di chi ne deve ottenere l’applicazione.
Un solo fatto è certo: l’ANAAO non accetterà in nessun caso distorsioni applicative ed utilizzerà tutti gli strumenti disponibili per ricondurre a legittimità tali situazioni che si stanno verificando in alcune aziende in diverse aree del Paese.