La Quota A versata all’ENPAM prima di essere assunti come dipendente ospedaliero è utile ai fini della pensione Inps.
L’istituto del cumulo gratuito permette che gli anni di Quota A, che non coincidono con quelli in cui sono stati versati i contributi dell’Inps, vengano calcolati come anni che si aggiungono all’anzianità contributiva maturata nella previdenza pubblica per i 42 anni e 10 mesi richiesti per andare in pensione anticipata.
Invece, per la pensione con Quota 100 si considerano solo i contributi versati alla previdenza pubblica.
È quindi possibile che si raggiungano i requisiti anche prima di 65 anni ed una volta in pensione, si è liberi di scegliere di continuare a lavorare, cosa che invece non è possibile fare con Quota 100, a meno che non si rientri in servizio per sopperire alle necessità determinate dall’emergenza Covid.
In ogni caso, i contributi di Quota A dell’Enpam non vanno perduti perché danno diritto a una pensione a 68, anni oppure a 65 anni scegliendo il calcolo dell’assegno con il contributivo su tutta l’anzianità maturata nella gestione di Quota A. L’eventuale domanda di pensione anticipata di Quota A va fatta obbligatoriamente entro il mese che precede il compimento dei 65 anni.