Previdenza
23/01/2021

Enpam: pensione quota B ogni anno e non più ogni tre

I medici pensionati che continuano a lavorare  riceveranno dalla Fondazione Enpam l’adeguamento della pensione supplementare di quota B ogni anno, e non più ogni tre, come accadeva finora. La maggiorazione scatterà dal 1° gennaio successivo all’anno in cui si pagano i contributi. 
Ad esempio, per i medici pensionati nel 2018 e nel 2019, che hanno continuato a lavorare ed hanno pagato  quest’anno i relativi contributi della Quota B, dal 1° gennaio prossimo scatterà il diritto all’adeguamento della pensione supplementare di Quota B. Nei fatti ci vorrà qualche mese in più perché l’aumento venga calcolato e accreditato, ma sul conto del pensionato arriveranno anche gli arretrati a partire dal mese di  gennaio.
Il supplemento verrà pagato d’ufficio, senza dover fare alcuna domanda, e – se si continua a lavorare versando i contributi alla quota B – il meccanismo si ripeterà automaticamente ogni anno per valorizzare i nuovi contributi mano a mano che arrivano.

CONFRONTO
Per comprendere al meglio quali siano i vantaggi di questa novità, basta fare un confronto con quanto avviene per i pensionati lavoratori iscritti alla gestione separata Inps,il cui regolamento  prevede  che la prima richiesta di supplemento di pensione si possa fare solo dopo due anni, e  le successive addirittura ogni cinque anni. Quindi, andando in pensione a 68 anni e continuando a esercitare la attività libero professionale  gli iscritti INPS  potranno chiedere un primo supplemento a 70 anni, mentre per i cinque anni successivi, cioè fino a 75 anni, non si beneficerà in nessun modo dei contributi versati nello stesso periodo. Nuovo supplemento,a domanda,  a 80 anni.

PERCHÉ L’OBBLIGO
Fino a dieci anni fa l’ENPAM non richiedeva ai pensionati  alcun contributo previdenziale. Poi l’Inps, con l’operazione “Poseidone”, cominciò a pretendere contributi dai medici e dai dentisti che non versavano più al proprio ente di categoria, applicando aliquote molto alte . Migliaia di  pensionati chiesero,allora, di ritornare sotto l’ombrello della Fondazione, ottenendo la cancellazione delle cartelle Inps.
Infine, una legge dello Stato (art. 18, comma 11, D.L. n.98/2011) ha introdotto l’obbligo di iscrizione alle Casse per tutti i professionisti pensionati stabilendo che l’aliquota contributiva dovesse essere pari a 9,75%, la metà di quella ordinaria che dal 2021 è  pari al  19,50 %, mentre chi non è iscritto ad una Cassa autonoma  è tenuto a pagare il 24% all’Inps.

COVID 19 
L’Enpam aggiungerà fino a 20 anni di contributi ai medici e ai dentisti morti a seguito del Covid-19, per fare in modo che la pensione spettante a vedove e orfani sia calcolata sull’importo che il familiare deceduto avrebbe ricevuto  al termine della propria carriera.
Si tratta di un provvedimento dal carattere solidaristico che, in termini economici,  comporta per i familiari superstiti un assegno pensionistico che può arrivare anche al doppio dell’importo effettivamente maturato.

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