Il fatto illecito costituito dalla uccisione di uno stretto congiunto appartenente al ristretto nucleo familiare dà luogo ad un danno non patrimoniale presunto, consistente nella sofferenza morale che solitamente si accompagna alla morte di una persona cara. Siffatta presunzione semplice può tuttavia, essere superata da elementi di segno contrario, quali la separazione legale o l'esistenza di una relazione extraconiugale.