Rassegna di giurisprudenza
05/10/2018

Sentenze: le novità 1-5 ottobre 2018

Questa settimana: - Clausole Claims made - Liquidazione danno non patrimoniale - Dati persone decedute: diritto di accesso - Responsabilità: infezioni ospedaliere

Cassazione Civile – Sezioni Unite - sentenza n. 22437/2018. Le Sezioni Unite, sentenza 24 settembre 2018, n. 22437, prendono posizione sulla vessatorietà e sulla validità delle clausole claims con una attenta disamina della normativa in materia di adeguatezza dei prodotti assicurativi alla luce della normativa contenuta nel codice delle assicurazione pronunciandosi anche sulle conseguenze civilistiche in caso di distribuzione di prodotti inadeguati.

Tribunale di Larino – sentenza 25.06.2018. La liquidazione del danno non patrimoniale viene effettuata dal Giudice in base ai criteri adottati dal Tribunale di Milano con le nuove tabelle secondo cui, da un lato, in sede di liquidazione del danno da invalidità per postumi permanenti, il valore da attribuirsi ai punti di invalidità viene rapportato all'entità percentuale della invalidità riscontrata, con un aumento progressivo del predetto valore, per punto di invalidità, a sua volta differenziato a seconda dell'età della persona, da un altro lato, per ciascun punto percentuale di menomazione dell'integrità psicofisica, viene indicato un importo che dia ristoro alle conseguenze della lesione in termini "medi" in relazione agli aspetti anatomo-funzionali, agli aspetti relazionali, agli aspetti di sofferenza soggettiva, ritenuti provati anche presuntivamente.

Tar Basilicata – sentenza n. 429 del 02/07/2018 Diritto di accesso ai dati concernenti persone decedute. In materia di diritto di accesso ai dati concernenti persone decedute deve farsi riferimento alle disposizioni dell'art. 9, n. 3, del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, c.d. codice per la tutela dei dati personali, ancorché venga in considerazione la richiesta di accesso a una cartella clinica. Trattandosi di dati relativi a un soggetto deceduto, non può trovare applicazione la disciplina specificamente prevista in materia dall'articolo 92 del medesimo codice, la quale consente l'accesso alle cartelle cliniche solo a persone diverse dall'interessato che possono far valere un diritto della personalità o altro diritto di pari rango.

Corte di Cassazione - III sezione Civile – sentenza n. 22800/2018. Responsabilità medica: gli effetti della transazione con la sola clinica. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22800/2018, si è pronunciata su un caso di responsabilità sanitaria. In particolare, i Giudici hanno affrontato la questione degli effetti dispiegati sul debitore in solido dalla transazione tra struttura e paziente danneggiato. La Cassazione ha precisato che spetta al Giudice del merito verificare quale sia l’effettiva portata contenutistica del contratto.

Tribunale di Roma - Sezione XIII - sentenza 27 settembre 2018 .Infezioni ospedaliere. Nosocomio responsabile se non può dimostrare di aver fatto tutto il necessario per evitarle
Le infezioni ospedaliere non sono colpa di chi ha curato il paziente ma della struttura dove questo è stato curato e vanno condannate. Con questo principio il Tribunale di Roma ha condannato un’azienda ospedaliera a risarcire un paziente di quasi 10mila euro per aver contratto durante un ricovero e come conseguenza di questo un'infezione che lo aveva costretto a sottoporsi a ulteriori interventi chirurgici.

 

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