Rassegna di giurisprudenza
27/11/2015

Sentenze: le novità dal 23 al 28 novembre

Questa settimana: stabilizzazione, nomina dirigente struttura complessa, servizio di pronta disponibilità, giudizi medico legali, rischio radiologico, responsabilità dell’Ente.

Tribunale di Trani – Sentenza n. 1528 del 26 ottobre 2015 - . Il giudice del lavoro ha accolto il ricorso di un dirigente medico precario da oltre 36 mesi e condannato la Asl a riammettere immediatamente in servizio il ricorrente, risarcendole inoltre il danno in misura pari ad “un’indennità onnicomprensiva” di 6 “mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto”, maggiorata degli accessori di legge. Per il giudice, infatti, superati i 36 mesi, il rapporto di lavoro tra il medico e la Asl “deve essere considerato a tempo indeterminato ai sensi dell’art. 5, comma 4-bis, del D. Lgs. 368/2001, con decorrenza da agosto 2012”. Dunque, il medico ha il diritto di vedere il suo contratto trasformarsi da tempo determinato a tempo indeterminato.

Corte di Cassazione – Sezione Penale – Sentenza n. 18091 del 15 settembre 2015. La commissione non deve attribuire punteggi né formulare giudizi comparativi, né tanto meno assegnare pesi diversi al colloquio piuttosto che al curriculum, ma solo esprimere un giudizio complessivo di idoneità o meno del candidato a essere selezionato per l'incarico. Poiché si tratta di un giudizio complessivo, nel senso della coessenzialità di tutte le risultanze sulle quali esso è basato, è evidente che anche la sola inadeguatezza del candidato rispetto all'incarico da assegnarsi quale emergente dal colloquio può giustificare una valutazione di inidoneità.

Corte di Cassazione – Sezione Penale – Sentenza n. 45928 del 19 novembre 2015 riafferma il principio in base al quale il servizio di pronta disponibilità non prevede la discrezionalità del medico ma l’obbligo comunque di intervenire, indipendentemente dalla valutazione della urgenza.

Tar Friuli Venezia Giulia – Sezione I - Sentenza n. 481 del 10 novembre 2015 ha affermato il principio in base al quale i giudizi medico – legali resi dai competenti organi tecnici non possono essere contraddetti da eventuali certificazioni mediche di parte.

Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – Sentenza n. 18221 del 17 settembre 2015 ha pronunciato una sentenza sulle ferie aggiuntive dei lavoratori sottoposti a rischio radiologico non assimilabile alle ordinarie. L’articolo del contratto va interpretato nel senso che nel periodo di 15 giorni di ferie aggiuntive da usufruirsi in unica soluzione, vanno ricompresi e restano quindi assorbiti le festività, i giorni domenicali e il sabato, per coloro i quali prestano servizio in turni di cinque giorni settimanali, ricadenti in tale periodo, poiché la norma contrattuale contempla il beneficio di un ulteriore periodo feriale continuativo e unitariamente stabilito, da computarsi secondo il calendario e senza far riferimento ai giorni lavorativi.

Corte di Cassazione – Sezione Civile – Sentenza n. 23198 del 13 novembre 2015.Il rapporto che si instaura tra paziente e casa di cura (o ente ospedaliero) ha la sua fonte in un atipico contratto a prestazioni corrispettive con effetti protettivi nei confronti del terzo; ne consegue che la responsabilità della casa di cura (o dell'ente) nei confronti del paziente ha natura contrattuale e può conseguire, all'inadempimento delle obbligazioni direttamente a suo carico, nonché, all'inadempimento della prestazione medico-professionale svolta direttamente dal sanitario, quale suo ausiliario necessario. Nessuna differenziazione emerge tra natura pubblica o privata della struttura sanitaria. E non potrebbe essere diversamente, in ragione della intrinseca identica natura del contratto atipico di spedalità e della irrilevanza della scelta del medico.

 

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