È colpevole il medico che delega alla sua paziente, il compimento di un'attività di particolare rilevanza (nella fattispecie la misurazione della pressione sanguigna inerente una gravidanza a rischio per sospetta gestosi), senza avere alcuna certezza che la stessa disponga di un apparecchio in regolari condizioni di manutenzione e che sia in grado di adoperarlo con attendibilità di risultati. Il tasso di scolarità della paziente non può affatto giustificare una tale delega, in quanto si tratta di svolgere un'attività di particolare delicatezza, tale da comportare una lucida e "mirata" attenzione e dai cui esiti dipende la scelta terapeutica.