La Corte d'appello di Genova ha condannato la Asl al pagamento in favore di un medico della somma di oltre 84 mila euro a titolo di retribuzione previo riconoscimento della natura subordinata del rapporto di lavoro fra le parti. La decisione è stata motivata considerando che il professionista, senza interruzioni, aveva svolto mansioni di medico psichiatra in virtù di tre contratti e che l'attività professionale, benché formalmente espletata senza alcun vincolo di subordinazione, in realtà si era atteggiata secondo proprio secondo i canoni della subordinazione come emerso dalla valutazione delle previsioni contrattuali. In concreto l'attività del ricorrente era risultata del tutto identica a quella dei medici psichiatri di ruolo con relativa assunzione di responsabilità, differenziandosi solo per quanto riguarda l'inquadramento giuridico.