La Cassazione fa tramontare definitivamente le speranze di tanti malati di cancro che si erano affidati alla cura alternativa “Di Bella”.In questo caso infatti la validità terapeutica di una cura non è accertata in maniera chiara e condivisa fondandosi su solide basi scientifiche puntare “la base fondamentale della decisione in esame è in effetti costituita dal generale convincimento, ormai radicato nella comunità scientifica e presso operatori sanitari, in merito all'assoluta inefficacia della terapia Di Bella”.