Il medico che sbaglia diagnosi risarcisce il danno arrecato all'equilibrio psichico del paziente. Il rapporto professionale che si instaura tra il medico ed il paziente investe nella sua totalità psicofisica (si cura non la malattia, ma il malato), ed induce a ritenere che eventuali errori diagnostici possano compromettere oltre la salute fisica, l'equilibrio psichico della persona, soprattutto se l'errore riguarda la diagnosi di malattie gravi, in grado di pregiudicare la serenità del paziente.