28 luglio 2004
Roma, 28 luglio 2004 - L’Anaao Assomed esprime il suo netto dissenso nei confronti della normativa approvata ieri dal Senato che prevede la possibilità, per tutti i dipendenti pubblici, di rimanere in servizio fino a 70 anni.
Questo – commenta l’Anaao Assomed - testimonia una volta di più le contraddizioni insite nel Governo del Paese: da un lato, infatti, il Ministro della salute, con il disegno di legge sul Governo clinico all’esame del Parlamento, fissa a 65 anni il limite massimo di età per il collocamento a riposo dei dirigenti medici del Servizio sanitario nazionale, limite che può essere prorogato a 70 anni, ma solo per i dirigenti di struttura complessa; dall’altro il Parlamento, con questa nuova norma, ha esteso a tutti, indistintamente, la possibilità di raggiungere i 70 anni di servizio.
L’Anaao Assomed vede, quindi, concretizzarsi tutte le preoccupazioni sottolineate nel corso della discussione parlamentare del provvedimento ora convertito in legge, ritenendo che rappresenti, da una parte, un’ulteriore limitazione alle speranze occupazionali dei più giovani e, dall’altra, una controproducente cristallizzazione del sistema, in particolare del Ssn, non garantendo il giusto equilibrio tra il mantenimento delle professionalità acquisite e lo sviluppo di quelle emergenti.
Non ci sembra questo il modo migliore di incrementare l’efficacia e l’efficienza della Pubblica amministrazione se si considera, fra l’altro, che eventuali grandi professionalità poste in quiescenza possono essere ricollocate nell’ambito del Ssn attraverso norme già esistenti ed ampiamente utilizzate.