Non si possono assolvere il ginecologo e la struttura sanitaria semplificando e quindi travisando “la complessità di una situazione in cui da un parto naturale in soggetto sano e con neonato non affetto da tare genetiche, deriva una serie di ritardi e di sottrazioni di documenti di monitoraggio e infine un ritardo consistente nella estrazione del feto che, certamente, eziologicamente aggrava, e in misura irreversibile, il danno cerebrale”.