Con sentenza del Tar Lazio veniva annullata la delibera di indizione di un concorso interno per titoli ed esami funzionale all'attribuzione di alcuni posti di “aiuto”. Nel frattempo i vincitori erano stati collocati nelle nuove funzioni, le avevano materialmente espletate percependo la maggiore retribuzione, fino a quando non interveniva un nuovo provvedimento dall'amministrazione diretto ad ottemperare alla sentenza di annullamento e a richiedere la restituzione del maggior trattamento economico erogato. Se in linea di principio è doveroso il recupero disposto dall'Asl sulle somme indebitamente erogate a favore di un suo dipendente, la p.a. deve tener conto del principio di corrispettività delle prestazioni di lavoro subordinato "medio tempore" espletate dal dipendente stesso e non deve effettuare la ripetizione, se accerti che quest'ultimo abbia svolto, nel periodo considerato, le mansioni effettivamente corrispondenti alla qualifica superiore illegittimamente attribuita. Il Consiglio di Stato ha censurato il procedimento di recupero delle somme percepite dai sanitari.