Nel contatto di protezione tra la gestante e la struttura sanitaria che effettua le analisi per escludere il rischio genetico, gli interessi da realizzare e tutelare attengono alla sfera della salute in senso ampio, con la conseguenza che l'inadempimento dell'ente è suscettibile di ledere i diritti inviolabili della persona e quindi anche della gestante, nel caso di nascita di persona portatrice di handicap, e del padre, che pure è giuridicamente solidale al mantenimento, alla crescita ed alla protezione del nato non sano.