Comunicato stampa Anaao Assomed del 8 marzo 2012
In occasione dell’8 marzo l’Anaao Assomed lancia la campagna per rendere le condizioni di lavoro più eque per le professioniste donne, affermando con forza che equità significa riconoscimento e rispetto delle differenze.
Da anni alle facoltà di medicina accedono più studentesse che studenti e già nel 2004 la percentuale di laureate in medicina era del 60%. Tuttavia l’ingresso nel mondo del lavoro mortifica pesantemente questo patrimonio di intelligenze e competenze sia nella progressione di carriera, sia nelle condizioni di lavoro, sia negli stipendi più bassi soprattutto nella parte variabile.
È noto che tra i fattori determinanti le maggiori difficoltà della donna di ingresso e permanenza nel mondo del lavoro sono cruciali: l’organizzazione familiare (principalmente alla donna compete il carico di lavoro legato alla cura di figli o di parenti non autosufficienti), il modello del welfare (carente nei servizi per l’infanzia e per i non autosufficienti), l’organizzazione del lavoro (con bassi livelli di conciliazione tra lavoro e famiglia e con la rigidità degli orari di lavoro).
Queste considerazioni spingono l’Anaao Assomed a promuovere una campagna di sensibilizzazione e di azione per il superamento di tutte le “discriminazioni sistemiche strutturali” chiedendo: