Questa settimana: Mobbing e straining; direttore di dipartimento ed indennità di posizione variabile in assenza di graduazione delle funzioni; uso dei medici in quiescenza nell’assistenza primaria; illegittime le disposizioni della Regione Campania sul finanziamento dell'ARPAC; tempo di tuta del personale infermieristico; licenziamento disciplinare nel pubblico impiego; guida sotto stupefacenti: prova possibile anche senza esame medico; responsabilità dell'istituto di ricovero e cura o dell'ente ospedaliero per i danni subiti da un utente a causa di un'insidia presente nei locali aperti al pubblico
Cassazione Sezione lavoro - ordinanza n. 27685/2025 Le nozioni di mobbing e straining hanno natura medico-legale e non autonoma rilevanza giuridica. Le nozioni di mobbing e straining hanno natura medico-legale e non rilevanza autonoma giuridica; ai fini legali, qualificano comportamenti lesivi della salute sul lavoro ex art. 2087 c.c., con elemento qualificante costituito dall'intento persecutorio del soggetto agente verso la vittima, indipendentemente dalla legittimità dei singoli atti.
Cassazione Sez. lavoro - ordinanza n. 30272/2025 Direttore dipartimento, no all'indennità posizione variabile in assenza di graduazione delle funzioni. Il titolare di incarichi ex art. 40, comma 9, del CCNL dirigenza SSN Area Dirigenza Amministrativa, sanitaria e tecnica professionale dell'8 giugno 2000 che, pur non configurandosi con la denominazione di incarico di direttore di dipartimento, ricomprendano - secondo l'atto aziendale - più strutture complesse non ha diritto, in assenza del menzionato atto aziendale di graduazione delle funzioni, la cui definitiva adozione deve essere dimostrata dall'interessato, depositando idonea prova documentale, alla maggiorazione della retribuzione di posizione-parte variabile.
Corte Costituzionale - sentenza n. 177/2025 Sì all'uso dei medici in quiescenza nell'assistenza primaria. La Consulta ha dichiarato legittima la legge della Sardegna. La norma è ritenuta uno strumento necessario e contingente per fronteggiare le carenze di personale sul territorio.
La Corte costituzionale ha respinto la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, co. l, della legge della Regione Sardegna n. 2 del 2025. Tale disposizione ha prorogato l’efficacia, “sino all’espletamento delle nuove procedure di assegnazione delle sedi di assistenza primaria e continuità assistenziale e comunque entro e non oltre il 30.06.2025”, della norma regionale che aveva consentito ai medici di medicina generale in quiescenza di aderire, ai progetti di assistenza primaria e continuità assistenziale attivati dalle ASL.
Corte Costituzionale - sentenza n. 174 - 28.11.2025 Illegittime le disposizioni della Regione Campania sul finanziamento dell'ARPAC. La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità̀ costituzionale delle disposizioni della Regione Campania che avevano consentito, nell’esercizio finanziario 2023, di disporre il trasferimento di risorse del Fondo sanitario regionale per sostenere in via generale e indistinta lo svolgimento delle funzioni assegnate alla locale Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPAC).
Tribunale Reggio Calabria - Sez. II - sent. 1548/2025 Confermato il “tempo-tuta” del personale infermieristico. Il Tribunale di Reggio Calabria, con la sentenza 22 ottobre 2025, n. 1548, allineandosi con la giurisprudenza ormai consolidata in materia, ha confermato che il tempo impiegato per indossare gli indumenti imposti dal datore di lavoro e necessari per la prestazione lavorativa (es. divisa, tuta da lavoro, ecc.), c.d. “tempo-tuta”, se etero-diretto rientra nell’orario di lavoro e dà diritto alla retribuzione.
Cassazione Sezione lavoro - sentenza n. 28887/2025 Licenziamento disciplinare nel pubblico impiego
L'accesso al sistema informatico aziendale non può essere considerato lieve quando realizzato per finalità personali o comunque non riconducibili a esigenze di servizio. Pertanto, l'azienda non può riporre fiducia in un dipendente che approfitta della propria posizione e profilo di autorizzazione di accesso ai sistemi informatici per acquisire dati sensibili di terzi a fini personali.
Cassazione Penale - Sez. IV - sentenza n. 36917/2025 Guida sotto stupefacenti: prova possibile anche senza esame medico. Ai fini della configurabilità della contravvenzione di guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti lo stato di alterazione del conducente dell'auto non deve essere necessariamente accertato attraverso l'espletamento di una specifica analisi medica, ben potendo il giudice desumerla dagli accertamenti biologici dimostrativi dell'avvenuta precedente assunzione dello stupefacente, unitamente all'apprezzamento delle deposizioni raccolte e del contesto in cui il fatto si è verificato.
Tribunale Trieste - Sez. civile - sentenza n. 718/2025 Ente ospedaliero, danni subiti da un utente nei locali aperti al pubblico. La responsabilità dell'istituto di ricovero e cura o dell'ente ospedaliero per i danni subiti da un utente a causa di un'insidia presente nei locali aperti al pubblico, come il pavimento bagnato in un corridoio, si configura come responsabilità da cose in custodia, assumendo un carattere oggettivo. Al danneggiato spetta l'onere di provare il nesso di causalità tra la caduta e l'insidia presente sul bene in custodia.
02 Dicembre 2025
La rassegna delle sentenze in sanità settimana dall'1 al 5 dicembre
18 Novembre 2025
La rassegna delle sentenze in sanità settimana dal 17 al 21 novembre
11 Novembre 2025
La rassegna delle sentenze in sanità settimana dal 10 al 14 novembre
04 Novembre 2025
La rassegna delle sentenze in sanità settimana dal 3 al 7 novembre