Rassegna di giurisprudenza
28/01/2025

Giurisprudenza: responsabilità, consenso informato, TSO, incarichi DSC, tariffario nazionale, strutture accreditate, automediche

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza 32556/2024 Risarcimento danni, criteri per applicare la presunzione di uguaglianza delle colpe. Qualora il danno da fatto illecito sia imputabile a più persone, il giudice può fare ricorso alla presunzione di uguaglianza delle colpe di cui all'ultimo comma dell'art. 2055 c.c. solo in presenza di una situazione di dubbio oggettivo e reale, configurabile quando non sia possibile valutare neppure approssimativamente la misura delle singole responsabilità e, quindi, difettino indicazioni specifiche che siano in grado di orientare verso il riconoscimento del maggiore apporto causale di una o più condotte colpose.

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza 30858/2024 - I 5 elementi del consenso informato. La Suprema Corte di Cassazione enuncia i punti fondamentali del consenso informato ai fini della risarcibilità da lesione del diritto di autodeterminazione.
Un danno risarcibile da lesione del diritto all'autodeterminazione è percorribile solo se, a causa del deficit informativo, il paziente abbia subito un pregiudizio, patrimoniale oppure non patrimoniale (ed, in tale ultimo caso, di apprezzabile gravità) diverso dalla lesione del diritto alla salute, in termini di sofferenza soggettiva e contrazione della libertà di disporre di se stesso, psichicamente e fisicamente, da allegarsi specificamente e da provarsi concretamente, sia pure a mezzo di presunzioni.

Consiglio di Stato - Sez. III - sentenza n. 8344/2024 Conferimento incarico di direttore di struttura complessa dopo il 2022. A seguito della novella n. 118/2022, il momento dominante ispirato a logica fiduciaria è totalmente venuto meno, poiché la valutazione comparativa della Commissione deve essere condotta “secondo criteri fissati preventivamente” e deve mettere capo ad una “graduatoria dei candidati” che vincola totalmente la scelta del direttore generale, la quale è destinata indefettibilmente a cadere sul “candidato che ha conseguito il miglior punteggio”.

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza 33290/2024 Danno non patrimoniale per trattamento sanitario obbligatorio illegittimo. I comportamenti illeciti possono rilevare sotto il profilo del danno conseguenza come danno non patrimoniale, nelle sue componenti della sofferenza pura e del danno dinamico relazionale, anche nei confronti di una persona psicologicamente fragile e che non goda di elevata considerazione sociale, perché ogni persona ha diritto a non essere coinvolta illegittimamente in episodi che mettano (ancor più) a repentaglio il suo equilibrio e la sua reputazione pubblica. 

Tar Lazio - Sez. III-quater - decreto n. 6030/2024 Il Tar del Lazio sospende il tariffarionazionale per le cure garantite dal Ssn. Il ricorso proposto da centinaia di strutture accreditate, "Le tariffe - spiegano - non tengono conto dell'incremento dei costi e delle difficoltà operative causate dalla pandemia e dalla crisi economica".

Corte dei Conti – Sentenza n. 233 del 15.10.2024 La struttura sanitaria accreditata non può "caricare" sulla finanza pubblica le prestazioni extra budget. La struttura sanitaria accreditata che effettua prestazioni non autorizzate deve risarcire il danno erariale. Una diversa soluzione sarebbe in contrasto con l’art. 8-bis del d.lgs. 502/1992 (Riordino della disciplina in materia sanitaria), da cui si evince che le strutture sanitarie accreditate “non sono semplici fornitori di prestazioni”, ma sono inserite “in un sistema complesso pubblico-privato, qualificato dal raggiungimento di fini di interesse generale e di particolare rilevanza costituzionale, quale il diritto alla salute, per cui su tali soggetti gravano obblighi di partecipazione e di cooperazione nella definizione della pianificazione e programmazione del volume delle attività”. 

Consiglio di Stato - Sez. III - sentenza n. 249/2024 Legittimo l'affidamento in convenzione delle automediche alle associazioni di volontariato. I servizi di trasporto sanitario di emergenza e urgenza che possono essere, in via prioritaria, oggetto di affidamento in convenzione alle organizzazioni di volontariato, iscritte da almeno sei mesi nel Registro unico nazionale del Terzo settore, non si limitano ai servizi di urgenza ma sono anche quelli in connessione funzionale. Il Consiglio di Stato ha ritenuto del tutto legittimo l’inserimento delle automediche nel novero dei mezzi di soccorso di emergenza e urgenza territoriale (118) come individuati nella Delibera della Giunta Regionale della Campania n. 1570/2004 e nelle “Nuove Linee Guida per la organizzazione dei presidi di assistenza urgenza territoriale” allegate alla D.G.R.C. n. 2343/2003.

 

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