Rassegna di giurisprudenza
25/09/2023

Giurisprudenza: responsabilità, buoni pasto, legge 104, perdita di chance, responsabilità

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza 25772/2023 È responsabile il medico di turno, anche se non è il medico curante. Il medico di turno (specie se notturno o festivo), dinanzi a sintomi che lascino presumere una situazione di emergenza o di pericolo per il paziente, tiene una condotta negligente se trascura di seguire lo sviluppo della situazione, ovvero si limita a dare istruzioni generiche senza verificarne gli effetti, al fine di correggere eventualmente la terapia.

Cassazione Lavoro - ordinanza n. 25622/2023 Buono mensa ed esclusione beneficio in base all'orario di lavoro. Non può l'Azienda, dopo aver ritenuto che il proprio assetto organizzativo e le risorse economiche a disposizione, le consentissero di garantire l'esercizio del diritto di mensa ai propri dipendenti, con modalità sostitutive, restringere il campo degli aventi diritto a buono mensa rispetto alle stesse previsioni di cui alla clausola contrattuale in esame (art. 29 CCNL) ed alla "particolare articolazione dell'orario". 

Cassazione Sez. Lavoro - ordinanza n. 26343/2023 L. 104/92, il trasferimento è legittimo se l'azienda non prova le ragioni preclusive.Certamente il diritto al trasferimento ai sensi della L. n. 104 del 1992, art. 33, comma 5, deve essere, comunque, pur sempre compatibile con le "esigenze economiche, produttive o organizzative" del datore di lavoro, esigenze cui tale diritto resta subordinato e con le quali esso deve essere necessariamente coordinato e non è sufficiente la vacanza del posto a cui il lavoratore richiedente, familiare dell'handicappato, aspira. 

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza 25910/2023 Come si concretizza la prova del danno da chance perduta Il soggetto che agisce per ottenere il risarcimento del danno da perdita di chance è tenuto ad allegare e provare l'esistenza dei suoi elementi costitutivi, ossia di una plausibile occasione perduta, del possibile vantaggio perso e del correlato nesso causale (nei termini sopraesposti), fornendo la relativa prova pure mediante presunzioni, ed eventualmente ricorrendo anche ad un calcolo di probabilità.

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza 26091/2023 La struttura sanitaria deve provare che il paziente era infetto prima della trasfusione. In tema di danno da infezione trasfusionale, è onere della struttura sanitaria dimostrare che, al momento della trasfusione, il paziente fosse già affetto dall'infezione di cui domanda il risarcimento. La struttura deve allegare e dimostrare di avere rispettato in concreto le norme giuridiche, le leges artis e i protocolli relativi all'attività di acquisizione e perfusione del plasma.

 

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