Puglia
25/01/2022

Gravi criticità del Servizio Socio-Sanitario Pugliese. Intersindacale chiede incontro a Emiliano

Al Presidente Regione Puglia On. Michele Emiliano
Al Direttore Dipartimento Salute Regione Puglia Dr. Vito Montanaro

L’annunciata impennata del contagio da SARS Cov2, la pressione sempre più pesante sulle strutture di ricovero covid ordinarie e di terapia intensiva (entrambe oltre il limite stabilito) impongono, per fronteggiare l’emergenza, soluzioni che non possono concentrarsi esclusivamente sulla campagna vaccinale di massa, pur fondamentale per sconfiggere il virus.

La capacità assistenziale del SSR deve partire da una programmazione ordinaria delle attività socio- sanitarie che consenta, in una visione d’insieme, l’integrazione reale tra settore ospedaliero e territoriale, indispensabile per affrontare le crisi emergenziali pandemiche e di altra natura.

Invece, senza tenere in alcun conto, nel merito, i continui segnali di allarme sollevati dalle

OO.SS., assistiamo ad una gestione sempre di fase emergenziale, volta alle prestazioni dell'immediato spesso confusa e contraddittoria. Gli esempi non mancano:

- La prima ad essere “confusa” è la Regione! La Circolare 131 del 6 gennaio nega, ai pazienti sprovvisti di green pass rafforzato, l’accesso non in regime di urgenza ai servizi ospedalieri (escludendo analoghe procedure nei servizi del Territorio che, evidentemente, per chi ha redatto il provvedimento non esiste!).

- Disomogenea applicazione, da parte delle ASL, di quanto previsto dalla DGR 827 del 24/05/2021 sul Riordino Ospedaliero della Rete Covid che prevedeva, insieme ad una progressiva ripresa dell’attività ordinaria, la possibilità di attivare, entro 48 ore, le strutture da dedicare all’assistenza Covid. Solo negli ultimi giorni, in tutta fretta e con soluzioni estemporanee, si sta provvedendo, senza alcuna forma di condivisione con le OO.SS.

- Caos organizzativo nelle ASL, alcune in attesa del DG nominato ma non ancora insediato, altre con Direttori Generali in scadenza impegnati a sopprimere e/o accorpare UU.OO, con tanto di nomine di coordinatori di più SC fuori norma e di comodo, in assenza delle nomine dei nuovi Direttori Sanitari e Amministrativi. Il tutto stravolgendo l’organizzazione de lavoro del personale e sospendendo, di fatto, i diritti e le tutele dei lavoratori.

- Piani delle assunzioni (ancora una volta a tempo determinato o lavori flessibili) e modalità di stabilizzazione del personale del tutto disomogenei su tutto il territorio regionale.

- Grave crisi dell’intero settore dell’Emergenza-Urgenza. “Fuga” dei medici dal 118, eroi dimenticati, stanchi dei carichi di lavoro esorbitanti e rischiosi nell’ attesa dell’attuazione del Progetto AREU, già pronto sin dal 2018 e poi arenatosi inspiegabilmente, che ne avrebbe garantito il passaggio alla dipendenza. La mancata messa in sicurezza delle sedi di Continuità Assistenziale con soluzioni approssimative di accorpamenti ed

accentramento delle sedi per ovviare alle carenze di organico. L’inaccettabile carenza organizzativa e di personale dei Pronto Soccorso e dei reparti e servizi coinvolti nella emergenza urgenza ospedaliera (comprese le ricadute sull’attività ordinaria del Policlinico di Bari a seguito della riattivazione della struttura dell’emergenza Covid della Fiera).

Al di là delle progettualità “previste” dalla Missione 6 del PNRR e relativi annunci rassicuranti, la Puglia, succube del corporativismo, non ha mai promosso la necessaria condivisione tra Specialisti Ospedalieri e Medici del Territorio di procedure, percorsi e protocolli al fine di garantire la continuità delle cure e la presa in carico dei pazienti. Questo ha determinato l’assoluto abbandono del Sistema Socio-Sanitario, passato sotto silenzio nel corso degli anni, al di là degli annunci. Infatti, alcuni Distretti versano in condizioni pietose con numerose pratiche inevase a danno degli utenti più fragili, organici e organizzazione al limite della sospensione di pubblico servizio, grave crisi dei Servizi di Igiene e Prevenzione alimentare e animale.

- Nessun confronto, nessuna informativa sui progetti regionali per la missione 5 e 6 PNRR né delle strategie di impegno delle risorse.

- Infine, più in generale, si denuncia il mancato confronto, sempre e solo annunciato, con le OO.SS. della Dirigenza sulle questioni più strettamente contrattuali (art 6 e 6 bis, Corretta costituzione e utilizzo dei fondi del personale, Incarichi dirigenziali, Mobilità, Orario di lavoro, Piani di fabbisogno del Personale, Retribuzione delle guardie festive diurne, Utilizzo eccessivo delle Pronte Disponibilità) e, conseguentemente, sarebbe OPPORTUNA se non NECESSARIA la nomina del nuovo Assessore alla Salute, completamente ed unicamente dedicato alla gestione della critica situazione in cui versa il SSR.

Per tutto quanto esposto, si chiede con urgenza la convocazione del tavolo di confronto regionale, annunciato fin dal mese di luglio2021 e, di fatto, mai attivato. Un ulteriore rinvio, non più tollerabile stante la gravità della situazione, costringerebbe le Scriventi a proclamare lo stato di agitazione, con tutte le forme di protesta consentite che nessuna esigenza emergenziale, ormai vero e proprio paravento dell’inefficienza, può giustificare.

ANAAO-ASSOMED Segretario Regionale Dr. Giosafatte Pallotta f.to
AAROI EMAC Presidente Regionale Dr. Antonio Amendola f.to
CGIL FP MEDICI Segretario Regionale Dr. Antonio Mazzarella f.to
CIMO-FESMED Segretario Regionale Dr. Arturo Oliva f.to
FASSID Coordinatore Regionale Dr.Vincenzo De Ruvo f.to
FVM Segretario Regionale Dr. Natale Zinni f.to
UIL FPL MEDICI Segretario Regionale Dr. Sabino Pesce f.to
FED CISL MEDICI Segretario Regionale Dr. Vincenzo Piccialli f.to
DIRIG. SAN. NON MEDICA

Bari 25 gennaio 2022

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