Comunicati stampa
26/03/2019

I dati sul personale del SSN confermano le perplessità Anaao sulla proposta "sblocca assunzioni".

Prendere il 2018 come riferimento per le dinamiche delle assunzioni dal 2019 in avanti, significa “storicizzare” le perdite precedenti. Per alcune regioni addirittura il dato della spesa per il personale 2004 –1,3%  sarebbe migliore di quello del 2018. Non basta il 5% dell’incremento del FSN sull’anno precedente per coprire le differenze di personale nelle regioni con le carenze più pesanti.  Si tratta di appena 50 milioni quando servirebbero almeno 2 miliardi.

I dati sul personale dipendente del SSN pubblicati oggi da QS e riferiti al periodo 2007/2017 confermano in maniera lampante tutte le perplessità sollevate da Anaao Assomed in merito alla bozza di articolato di legge, che potremmo definire “sblocca assunzioni”, concordata da MEF, Funzione pubblica e Ministero della Salute.

La riduzione del personale, dal punto più alto della curva occupazionale (2009)  al 2017, è di 46.552 unità. Per quanto riguarda medici, veterinari e dirigenza sanitaria si arriva a una perdita di 10.462 addetti nello stesso periodo. La vera causa del prolungamento delle attese per prestazioni sanitarie. Se passiamo ad una analisi regione per regione, si evidenzia che il taglio interessa in particolare le regioni sottoposte a piani di rientro,  con Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Molise che sopportano riduzioni del personale tra il 10 e il 25% rispetto al dato del 2007.

Prendere il 2018 come riferimento per le dinamiche delle assunzioni dal 2019 in avanti, significa “storicizzare” le perdite precedenti. Per alcune regioni addirittura il dato della spesa per il personale 2004 –1,3%  sarebbe migliore di quello del 2018. Non basta il 5% dell’incremento del FSN sull’anno precedente per coprire le differenze di personale nelle regioni con le carenze più pesanti.  Si tratta di appena 50 milioni quando servirebbero almeno 2 miliardi. E “di doman non c’è certezza” considerando l’andamento del PIL.  Un  effetto solo apparentemente paradossale che richiama i rischi del cosiddetto “regionalismo differenziato”: le regioni che hanno difeso le proprie dotazioni di personale potranno continuare a gestire al meglio le loro politiche sanitarie, quelle che sono state costrette dai piani di rientro ad una drastica riduzione, con pesanti ripercussioni sulla possibilità di erogare i Lea,  avranno davanti tempi biblici per tentare un recupero. Alla faccia del federalismo solidale.

Altri articoli

Segreteria Nazionale sede di Roma
Via San Martino della Battaglia, 31 - 00185 ROMA
Telefono 064245741 - Fax 0648903523
segreteria.nazionale@anaao.it - segreteria.nazionale@anaao.postecert.it