Comunicati stampa
02/02/2009

Ddl Brunetta: i no dell'Anaao

2 febbraio 2009

DDL BRUNETTA

NO ALLO SCIPPO DELLE RETRIBUZIONI
NO AD ULTERIORI ONERI SULLA PROFESSIONE SENZA CORRISPETTIVO ECONOMICO
NO ALLA PRECARIZZAZIONE DEL SALARIO E DEL RAPPORTO DI LAVORO

NO ALL’ESPROPRIO DEI CONTRATTI PER LEGGE

Questa la posizione dell’Anaao Assomed sul ddl delega Brunetta per la riforma del lavoro pubblico all’esame della Camera.

In particolare Carlo Lusenti, Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed, chiede la soppressione della norma che prevede di destinare almeno il 30% della retribuzione al salario di risultato. Questa disposizione, di enorme rilievo per l’impatto negativo che potrebbe avere sul sistema sanitario italiano, potrebbe portare a ridurre drasticamente le retribuzioni attuali di medici e dirigenti sanitari, già largamente sottostimate anche rispetto a quelle di altri settori dirigenziali, provocando di conseguenza anche un gravissimo danno previdenziale.

Tale pesantissima, iniqua ed ingiustificata penalizzazione, insieme all’ipotesi, che già si sta verificando in concreto, della “rottamazione” discrezionale di medici e dirigenti sanitari con 40 anni di contributi, compreso il riscatto degli anni di studio, porterebbe il Ssn ad un “impoverimento” complessivo dalle ricadute imprevedibili.

Nonostante la sbandierata “privatizzazione del rapporto di lavoro” e l’autonomia contrattuale ci vengono imposte per legge – afferma Lusenti - norme di stretta competenza della contrattazione. Il passaggio della retribuzione variabile dal 5-6% attuale ad almeno il 30% scardina l’architettura contrattuale, marginalizzando il ruolo delle organizzazioni sindacali e dell’Aran e segna una svolta centralista e statalista con una pesante interferenza del potere politico sulle prerogative sindacali.

Dopo aver offerto un aumento di circa 90 euro netti medi mensili, senza arretrati, per il biennio 2008/2009 pari ad un aumento del 3,2% (2,8% se si considera la mancata rivalutazione dell’indennità di esclusività di rapporto) che non ripaga nemmeno l’inflazione già accusata nel 2008………….

 

………..CON UN ACCORDO BIPARTISAN

IL GOVERNO CI METTE LE MANI IN TASCA!

 

Continueremo a seguire l’iter parlamentare del provvedimento per ottenere la modifica del testo del ddl, annunciando sin da ora una forte azione sindacale per contrastare un attacco forsennato alle condizioni economiche e di lavoro DEI MEDICI ITALIANI.

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