La rassegna delle sentenze in sanità della settimana 30 giugno 4 luglio.
Questa settimana: limiti dell’esame radiografico effettuato in assenza del radiologo, risarcimento del danno da emotrasfusione di sangue infetto. Le Asl possono ricorrere ai ricorrere ai medici in quiescenza per assicurare l'assistenza primaria. Imposizione obbligo vaccinale senza consenso. Chiedere denaro per i certificati medici di astensione dal lavoro configura reato.
30 Giugno 2025
Cassazione Penale - Sez. IV - sentenza n. 7002/2025 Tecnico di radiologia medica, i limiti dell'esame radiografico in assenza del radiologo. Il tecnico radiologo riveste una posizione di garanzia solo in relazione alla corretta effettuazione dell'esame diagnostico (Tac) e non già in relazione alla valutazione delle risultanze, di esclusiva competenza del medico
Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza n. 15756/2025 Indennizzo ex legge n. 210/1992 e somme spettanti a titolo di risarcimento del danno. Nel caso di risarcimento del danno da emotrasfusione di sangue infetto, l'importo spettante a titolo di indennizzo ex legge n. 210/1992 deve essere integralmente scomputato dalle somme spettanti a titolo di risarcimento del danno, venendo altrimenti la vittima a godere di un ingiustificato arricchimento consistente nel porre a carico di un medesimo soggetto (il Ministero della salute) due diverse attribuzioni patrimoniali in relazione al medesimo fatto lesivo.
Corte Costituzionale – sentenza n. 84 del 20 giugno 2025 ASL: ok al ricorso ai medici in quiescenza. Per la Consulta, non viola la Costituzione la legge della Sardegna che consente alle ASL di ricorrere ai medici in quiescenza per assicurare l'assistenza primaria. Sussiste la legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della L.R. Sardegna n. 12/2024, nella parte in cui ha disposto che, sino al 31 dicembre 2024, i medici di medicina generale in quiescenza possono aderire, anche con contratti libero-professionali, ai progetti di assistenza primaria e continuità assistenziale attivati dalle Aziende sanitarie locali, per assicurare la completa copertura delle cure primarie nelle aree disagiate, e di disporre dei ricettari di cui all'art. 50 del D.L. n. 269/2003, poiché non è precluso alle regioni di adottare misure organizzative straordinarie e con una valenza temporalmente circoscritta, allorché tali misure costituiscano una pronta risposta alle criticità nella fruizione dei livelli essenziali di assistenza primaria sul proprio territorio.
Corte di Giustizia UE - Sez. X - Causa C-219/24 Personale in ambulanza, imporre un obbligo vaccinale senza consenso.
Un datore di lavoro può obbligare i lavoratori con i quali ha concluso un contratto di lavoro a farsi vaccinare se sono esposti a un rischio biologico.
Cassazione penale - Sez. VI - sentenza n. 19409/2025 È reato chiedere denaro per i certificati medici di astensione dal lavoro
Risponde del delitto di istigazione alla corruzione il medico in medicina generale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale che offre il rilascio di certificati medici di astensione dal lavoro dietro il pagamento di una somma di danaro.