Giurisprudenza: la rassegna della settimana

Questa settimana: legge 104, responsabilità, malattia e stato di detenzione, adozione provvedimenti restrittivi, spese patologia psichiatrica

07 Aprile 2025

Cassazione Lavoro – ordinanza 1227 del 17 gennaio 2025. Illegittimo licenziare se nelle ore di permesso si fanno azioni complementari e accessorie all’accudimento familiare. La legge 104/1992 costituisce un primario strumento di inclusione sociale e riconosce e tutela i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. Con l’ordinanza n. 1227 del 17 gennaio 2025 la Corte di Cassazione ha affermato che è illegittimo licenziare un lavoratore subordinato che – nell’ambito delle ore di permesso 104 – fa acquisti nei negozi e compie una serie di attività complementari e accessorie all’accudimento del familiare disabile.

Cassazione Civile - Sez. III - ordinanza n. 5673/2025 Responsabilità della Asl per colpa del medico convenzionato. L'inquadrabilità del rapporto svolto nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, e di conseguenza la configurabilità anche in questo caso di una responsabilità, diretta, della struttura sanitaria per il fatto del medico convenzionato suo ausiliario ha un suo autonomo fondamento normativo, che si rinviene nel quarto comma dell'art. 19 della legge 833/1978, che prevede "Gli utenti hanno diritto di accedere, per motivate ragioni o in casi di urgenza o di temporanea dimora in luogo diverso da quello abituale, ai servizi di assistenza di qualsiasi unità sanitaria locale."

Cassazione Penale - Sez. VI - sentenza n. 10396/2025 Limiti di incompatibilità tra la condizione patologica e lo stato di detenzione. In assenza di una diagnosi che attesti l'incompatibilità o di una prospettazione di condizioni patologiche che non consentano cure adeguate in carcere, il giudice non è obbligato a procedere alla nomina del perito. Al contrario, qualora emergano condizioni di salute incompatibili con lo stato di detenzione o che non permettano cure adeguate inframurarie, il giudice è tenuto a nominare il perito per verificare la situazione sanitaria del detenuto. Questo obbligo è confermato anche nei casi in cui la malattia sia particolarmente grave, a meno che non emerga chiaramente la compatibilità dello stato di salute con la detenzione in carcere.

Giudice di pace Alessandria - sent. 20 gennaio 2025 Risarcimento per l'adesione di provvedimenti restrittivi imposti dalla pandemia da Covid-19. Nessuna norma, neppure quelle emanate per la tutela della salute pubblica, può comprimere i diritti fondamentali e inalienabili garantiti dalla Costituzione e dai trattati internazionali. La promulgazione di provvedimenti illegittimi da parte dello Stato-legislatore, che violino tali diritti, configura una responsabilità civile dello Stato, legittimando il diritto al risarcimento per i cittadini lesi (riconosciuto, nella specie, il risarcimento richiesto da alcuni cittadini alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le ripercussioni subite a seguito dell'adozione dei provvedimenti restrittivi imposti dalla pandemia da COVID-19).

Tribunale di Grosseto - sentenza 25 marzo 2025. Paziente con gravi problemi psichiatrici: spese di ricovero a carico del SSN. Il Tribunale di Grosseto ha condannato al pagamento degli oneri di ricovero relativi a una paziente affetta da grave forma di schizofrenia e ulteriori comorbilità. Tale pronuncia si inserisce nell'orientamento giurisprudenziale consolidato della Corte di Cassazione, secondo cui anche in regime di lungoassistenza le prestazioni sociosanitarie ad alta integrazione sanitaria devono essere integralmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale.