“L'Asl è responsabile civilmente del fatto illecito che il medico, con essa convenzionato per l'assistenza medico-generica, abbia commesso in esecuzione della prestazione curativa, ove resa nei limiti in cui la stessa è assicurata e garantita dal Ssn in base ai livelli stabiliti secondo la legge”. È questo il principio base sancito dalla Cassazione in una sentenza che ha condannato un’azienda sanitaria piemontese come responsabile del danno e a risarcire le vittime.