«La replica della senatrice Biancofiore al nostro comunicato stampa - con cui abbiamo denunciato l’assurdità del suo emendamento alla manovra, destinato a peggiorare drasticamente il quadro della responsabilità professionale - risulta del tutto incomprensibile. Fortunatamente, lo stesso partito della senatrice, attraverso una nota del responsabile Sanità Andrea Costa, ha preso le distanze dall’inaccettabile proposta» dichiarano Pierino Di Silverio, Segretario Anaao Assomed, e Guido Quici, Presidente Cimo-Fesmed.
«In primo luogo, si tratta di un emendamento segnalato dalla maggioranza: per questo abbiamo ritenuto doveroso coinvolgere l’intera coalizione, benché dal Governo siano già arrivate rassicurazioni sul fatto che la proposta della senatrice non avrà alcun seguito. In secondo luogo, negli esempi citati dalla senatrice – come l’asportazione del rene sano o l’intervento sulla gamba sbagliata – l’attuale normativa in materia di responsabilità professionale prevede già che il medico risponda degli errori commessi, e lo faccia sia in sede penale che civile. I cittadini, dunque, com’è giusto che sia, sono già ampiamente tutelati in caso di contenzioso. Al contrario di quel che pensa la senatrice, oggi i medici sono sottoposti a cinque tribunali indipendenti e paralleli e ad una vergognosa gogna mediatica: per la tutela dei cittadini e dei malati, è urgente una proposta di revisione della responsabilità professionale dei sanitari, che vada però nel senso opposto a quello proposto».
«Infine, risulta davvero difficile comprendere come questo emendamento possa “favorire i medici”. L’unico effetto della sua eventuale approvazione sarebbe un’ulteriore fuga di professionisti dal Servizio sanitario nazionale, con conseguenze gravissime: a quel punto, sì, i cittadini avrebbero reali difficoltà ad essere curati».
«Siamo convinti che proprio la maggioranza e il Parlamento sapranno giudicare l'emendamento in questione. In ogni caso, restiamo disponibili al dialogo costruttivo».