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07/05/2025

Convenzioni farmacie. Di Silverio: "Accordo sbagliato, danneggia la sanità" - Il Giornale dei Biologi

Sulla manifestazione del 13 maggio organizzata dalla FNOB a Roma (qui per maggiori info) interviene il Segretario Nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio con una intervista pubblicata sul Giornale dei Biologi.

Dottor Di Silverio perché è importante aver promosso questa mobilitazione?
L'importanza delle rivendicazioni e delle manifestazioni sta nel far com­prendere ai cittadini, ai colleghi e alle istituzioni quando sorgono gravi
criticità, quando i provvedimenti adottati non sono in linea con la salvaguardia delle professioni sanitarie e del sistema di cure. Restare in silenzio vorrebbe dire avallare scelte che in que­sto caso appaiono in contrasto con il rispetto dei ruoli e dei professionisti nonché dei cittadini.

L'istituzione della farmacia dei servizi ha sol­ levato una levata di scudi da parte di molti or­ dini professionali. Quali sono le rivendicazioni di Anaao Assomed?
Noi di Anaao Assomed semplicemente rivendichiamo ruoli e responsabilità istituzio­nalmente e legalmente riconosciuti. Riteniamo che i medici e i dirigenti sanitari non possano essere privati di un ruolo professionale per cui si sono formati mantenendo al contempo però la responsabilità penale e civile conseguente.

L'equivoco sul referto rilasciato anche dai farmacisti può, secondo Lei, provocare danni arrivando anche a compromettere la salute dei cittadini?
Indubbiamente produrrà attese più lunghe e un ripetersi di prestazioni che non si riveleranno utili al sistema, al cittadino e alle liste di attesa.

Un prelievo venoso non potrà mai sostituire quello capillare, qual è la vostra posizione?
Che un prelievo arterioso non possa sostituire quello venoso lo dice la scienza, non noi. Che al momento i controlli cui sono sottoposti i laboratori non siano equiparabili a quelli, inesistenti o quasi, cui verrebbero sottoposte le farmacie è fuori di dubbio.

I biologi che lavorano nei laboratori di anali­si sono sottoposti a controlli rigorosi mentre i farmacisti che effettuano test nelle farmacie no. Quali sono i rischi?
Le conseguenze potrebbero essere negative per la qualità degli esami e quindi per la presta­zione resa al cittadino, peraltro in regime privato e non pubblico. Si rischia il paradosso che pago per avere una prestazione di qualità e di attendi­bilità inferiore a quella erogata nel pubblico pe­raltro che dovrei ripetere poi in un laboratorio. Insomma un accordo che reputiamo sbagliato nei modi e nei metodi oltre che nei contenuti quanto meno di dubbia interpretazione. La domanda è; non sarebbe stato più semplice e proficuo riunire gli stakeholder e cercare soluzioni a problemi per efficientare il sistema? (M. A.)

Scarica l'intervista in formato PDF

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