Per la Corte Costituzionale il taglio delle pensioni più alte operato negli ultimi due anni è legittimo. La minore rivalutazione per le pensioni superiori a quattro volte il minimo non ha leso i principi fondamentali a garanzia dei trattamenti. Per ora non ci sarà alcun rimborso.
Non ci sarà alcun rimborso, almeno per ora, per le pensioni oltre 4 volte il minimo tagliate negli ultimi anni. Nel 2023 e nel 2024 infatti la rivalutazione degli importi è stata riconosciuta pienamente solo alle pensioni più basse e il caso è finito sul tavolo della Corte Costituzionale.
Per la Consulta però il sistema di “raffreddamento” della rivalutazione automatica delle pensioni introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 è legittimo.