'Cittadini smettano di considerarci capro espiatorio e Governo agisca subito altrimenti ci fermiamo tutti'
"Siamo praticamente diventati dei pungiball", capri espiatori per disagi che "non dipendono da noi ma da difficoltà nell'accesso alle cure che i pazienti oggi percepiscono fortemente in tutti i settori dell'assistenza. Questa situazione è francamente inaccettabile. Se si continua così nessuno curerà più". A dirlo all'Adnkronos Salute Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, dopo l'ennesima aggressione di questo inizio anno a operatori sanitari, questa volta a Prato, nel dipartimento di Psichiatria, di cui sono state vittime due infermiere e un'operatrice sociosanitaria.
"Nella nostra ricerca sul tema - continua Di Silverio - è emerso che le aggressioni nel 63% dei casi avvengono da parte dei familiari e non dei pazienti. Il luogo 'privilegiato' di queste violenze sono i reparti di psichiatria in prima istanza, poi i pronto soccorso e successivamente la guardia medica. Sono aree in cui da una parte non c'è un presidio di polizia e non ci sono dei filtri reali, e dall'altra parte c'è un sovraffollamento di pazienti che sono in condizioni comunque critiche o potenzialmente critiche".
In questo inizio d'anno particolarmente difficile, in cui si sono registrate già diverse aggressioni l'appello di Di Silverio è doppio. Il primo è "ai cittadini perché la smettano di utilizzarci come capri espiatori della difficoltà di accesso alle cure. Ricordo che noi, nonostante tutto, continuiamo ad erogare più di 2 milioni e mezzo di prestazioni al giorno, nonostante le difficoltà, quindi se si continua così si mettono a rischio anche quelle di prestazioni, perché se si perpetua la fuga dal Ssn non le eroga più nessuno". Il secondo appello è "al Governo al quale chiediamo di agire subito o ci fermiamo per sempre perché non c'è proprio praticabilità per la professione", conclude.