Comunicati stampa
14/02/2012

PRONTO SOCCORSO AL COLLASSO IN TUTTO IL PAESE: I MEDICI IN PRIMA FILA NELLA DENUNCIA E NELLA DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO

14 febbraio 2012


Il dramma del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, dello stazionamento dei pazienti per giorni e giorni in attesa di ricovero, della carenza anche di strutture minime come le barelle, negli ultimi anni, come un’epidemia irrefrenabile, si è esteso dal centro-sud al nord. Oggi, come emerge dall’indagine di Quotidiano Sanità e come anche ci segnalano con sempre maggiore allarme le segreterie aziendali Anaao Assomed, le storie di PS al collasso arrivano dal Lazio come dal Piemonte, dalla Sicilia come dalla Lombardia.

Tutto questo vede come prima causa il taglio progressivo dei posti letto ospedalieri, specie nel settore pubblico, con una media nazionale del 15% negli ultimi 10 anni come ha rilevato la stessa indagine, ma con punte di oltre il 20% in Friuli, Basilicata, Liguria, Puglia, Sardegna. Taglio che non ha sempre seguito un condivisibile principio di razionalizzazione e che quasi sempre non è stato preceduto da un’adeguata politica di rinforzo della cosiddetta medicina del territorio, per cui ancor oggi, in tantissime aree del Paese, non vi sono sufficienti  alternative al ricovero ospedaliero.

La stessa Commissione sanità del Senato nel rapporto sul Sistema Emergenza Urgenza aveva sollevato critiche al principio di dover raggiungere il rapporto di 3,0 letti per mille abitanti, ritenendolo non adeguato alle esigenze del nostro Paese, estremamente differenti da Regione a Regione.

Al taglio dei posti letto si aggiungono le gravi sofferenze degli organici per la miope politica di contenimento delle spese attraverso la drastica riduzione del turn over, giunta al  blocco completo nelle regioni soggette a piani di rientro.

I fatti di cronaca che riportano sempre più spesso storie di pazienti che devono essere assistiti e curati in PS in condizioni di promiscuità, precarietà, oltre la soglia di “umanità”, il senso di vergogna che molti operatori avvertono nel dover lavorare in queste condizioni, hanno spinto in molti ospedali i medici a manifestazioni ed azioni di forte protesta e denuncia a difesa del Servizio Sanitario Pubblico. In questo i medici dell’ANAAO ASSOMED sono ovunque in prima linea nel tener alta l’attenzione sulla drammatica condizione dei PS e sul rischio di collasso di molti di questi.

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