Chiude gli #statigeneraliformazioneanaao il Segretario Nazionale, con un messaggio potente.
Il 31 maggio ha segnato un punto di svolta storico: per la prima volta, le proposte di un sindacato sono state ascoltate con vero interesse dalla politica e dalle istituzioni.
Le istanze per riformare i percorsi di formazione specialistica sono arrivate direttamente dai medici e dai sanitari in formazione, aprendo la porta a un dialogo costruttivo e necessario.
È tempo di superare la dicotomia tra ospedale e università. Dobbiamo restituire dignità, anche sociale, alla professione medica, riformare il percorso formativo e difendere e implementare il decreto Calabria.
Seppur sia fondamentale guardare al futuro, non possiamo dimenticare le nostre radici e le battaglie passate. La formazione del medico e del sanitario ha una durata ben definita, e i frutti delle nostre conquiste non sono sempre fruibili nell’immediato. I benefici saranno probabilmente goduti dalle future generazioni di specializzandi, ma i medici in formazione di oggi beneficiano già del lavoro svolto da altri colleghi che continuano a lottare per ulteriori diritti che avranno un impatto diretto sulla loro professione. In un processo così lungo come quello del miglioramento del sistema sanitario, è fondamentale guardare al passato per trarne insegnamenti e costruire un futuro migliore per tutti.
Non importa se vinceremo sempre, l’importante è non smettere mai di combattere.
Iniziamo ad agire ora, con la consapevolezza che possiamo realizzare anche l’impossibile.
Il futuro delle cure inzia da qui.