“Mentre siamo in pieno accordo con il Presidente dell’ISS sulla necessità di aprire alle carriere dei dirigenti medici falcidiate da anni di disinvestimenti, non siamo affatto d’accordo quando addita l’attività libero professionale intramoenia quale responsabile delle odiose liste di attesa. Vogliamo precisare al dott. Bellantone che la prima fa leva sulla disponibilità del singolo medico, la seconda è un problema strutturale che dipende da molteplici fattori in primis dalla carenza di personale. Insistere su questo legame rischia, inoltre, di deteriorare ulteriormente il rapporto medico paziente”. Con queste parole il Segretario Nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio commenta le recenti dichiarazioni del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
“I medici – prosegue Di Silverio - sono già sottoposti a continue valutazioni e confondere il diritto alla professione con il diritto alla cura è un grave errore”.
“Piuttosto l'attività intramuraria (che ricordiamo viene svolta solo dal 37% degli aventi diritto) andrebbe defiscalizzata. Infine ricordiamo che esiste una legge la n. 124 del 1998 grazie alla quale il cittadino nel caso di tempi di attesa più lunghi del normale, può svolgere la prestazione privata a spese dell'azienda”.
“Il medico oggi – conclude Di Silverio - va ben oltre gli obiettivi e ricondurre la cura a un obiettivo di budget è la causa dei problemi non certo la loro soluzione”.