I medici e i dirigenti sanitari della Toscana minacciano di riaprire una vertenza regionale. Dopo la decisione della Direzione Generale Sanità, welfare e coesione sociale regionale di dare indicazioni alle Aziende Sanitarie di non mettere a bilancio per l’anno 2021 le risorse economiche previste dal cosiddetto Decreto Calabria, l’intersindacale composta da ANAAO ASSOMED - AAROI EMAC – CIMO - CISL MEDICI - FESMED - FVM - UIL FPL MEDICI - CGIL MEDICI ANPO ASCOTI FILAS MEDICI - FASSID (Aipac, Aupi, Sinafo, Snr, Simet) ha disdetto, in una nota, la sospensione dello stato di agitazione sottoscritto a fine 2021 e ha chiesto un incontro urgente al Presidente Enrico Giani e all’Assessore alla salute Simone Bazzini.
Una richiesta di audizione urgente è stata inviata anche al Presidente della Terza Commissione per illustrare le principali criticità “che creano grave pregiudizio alla tenuta del SSR”, anticipate in una articolata relazione tecnica.
L’intersindacale ritiene prioritario con la sua azione fermare il peggioramento della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro sempre più usuranti e disagiate.
I professionisti che hanno contribuito malgrado tutto e tutti a far primeggiare a livello nazionale la performance del sistema sanitario della Toscana, non meritano di essere ripagati con condizioni di lavoro sempre più usuranti e disagiate e con un ulteriore taglio delle retribuzioni, peraltro tra le più basse d’Italia, come certificato dai dati del
Conto Annuale dello Stato. Non meritano di veder in molti casi non applicato il CCNL, non meritano di veder calpestati accordi solennemente sottoscritti e non meritano – dopo aver assolto interamente ed al dì là del dovuto i propri doveri - di veder compressi i propri diritti.