26 novembre 1999 - “I medici ospedalieri vedono nella riforma sanitaria il trampolino di lancio verso un sistema rinnovato che li vuole protagonisti di una volontà diversa di intendere la sanità”. Questo il commento di Enrico Bollero, Segretario Nazionale dell’Anaao Assomed, al termine della “tre giorni” della Prima Conferenza Nazionale della Sanità, conclusasi oggi a Roma.
Ma attenzione, questa legge e i suoi contenuti è soltanto uno dei momenti attraverso cui il medico potrà esprimere le sue reali capacità di incidenza. L’altro, non meno importante, è un buon contratto che deve concludersi in tempi brevissimi per dare la possibilità di rendere esecutivi i principi innovativi della legge e quindi avviare un reale processo di riforma.
Il significato della Conferenza è chiaro: un servizio sanitario pubblico deve stare sempre più vicino al cittadino. E noi medici ci impegneremo affinché questo sia il nostro obiettivo prioritario, comunicando con il cittadino, informandolo e prendendoci cura non solo della malattia, ma anche, sempre di più, della persona e condannando fermamente, allo stesso tempo, episodi che dimostrano come la cultura dell’umanizzazione del rapporto con il paziente non sia ancora, purtroppo, patrimonio di tutti.