Si rincorrono ormai da giorni su tutti i mezzi di informazione e sui social le grida di dolore dei medici e dei dirigenti sanitari che in Lombardia dichiarano la propria volontà di resistenza al virus che sta mettendo in ginocchio il nostro servizio sanitario.
“In questo contesto - denuncia Anaao Assomed attraverso la voce di Carlo Palermo, Segretario Nazionale e Stefano Magnone Segretario Regione Lombardia - non possiamo tacere di fronte al fatto che non possiamo assumere con contratti a tempo determinato e come dipendenti i nostri giovani specializzandi, pronti a battersi insieme a noi ma impossibilitati da una cieca burocrazia ministeriale attenta solo alle forme e incurante della guerra che si combatte da un mese negli ospedali lombardi”.
No agli specializzandi del quarto e quinto anno, ma sì ai neolaureati. No agli specializzandi assunti come dipendenti a tempo determinato, indipendentemente dalla rete formativa e secondo le necessità del momento, ma sì ai pensionati, fragili e giustamente poco propensi, se non in poche luminose eccezioni, a rischiare la vita di fronte a un male tanto aggressivo quanto sconosciuto.
“Questo è un appello – concludono - a tutte le forze politiche lombarde: aiutateci e cambiate il decreto legge che di fatto è stato scritto sotto dettatura del MEF e del mondo universitario, variabile indipendente, quantomeno fuori dalla Lombardia, va detto con onestà, anche in questa emergenza. Cambiate il decreto in fase di conversione in Parlamento perché altrimenti la Lombardia crollerà sotto il peso di questa immane tragedia”.