Non è illegittima la riorganizzazione della Croce rossa italiana (d.lgs. n. 178/2012) contestata da numerosi dipendenti, che si erano perciò rivolti al Tar del Lazio. Lo ha stabilito la Corte costituzionale, respingendo le questioni di costituzionalità sollevate dal Tribunale amministrativo. Con il decreto legislativo impugnato, il Governo Monti aveva riformato la Croce Rossa Italiana trasformandola da ente di diritto pubblico in associazione di volontariato, inquadrata in regime di diritto privato, chiamata a svolgere attività di rilevante interesse pubblico.