La Corte di Cassazione ha affrontato il tema del licenziamento di un dipendente che invece di impiegare i permessi di cui alla legge 104, per assistere un familiare malato, li impiegava per svolgere attività personali, confermando così «come una simile condotta sia idonea a ledere definitivamente il vincolo fiduciario indispensabile alla prosecuzione del rapporto di lavoro». È stato ritenuto legittimo tale controllo durante i periodi di sospensione del rapporto al fine di consentire al datore di lavoro di prendere conoscenza di comportamenti del lavoratore che siano rilevanti sotto il profilo del corretto adempimento delle obbligazioni derivanti dal rapporto stesso, che permane nonostante la sospensione.